ROMA. 150mila persone in Piazza San Pietro per la giornata di solidarietà verso Benedetto XVI, promossa dalla Cnal (Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali) dopo la bufera dello scandalo pedofilia che ha coinvolto la Chiesa.
Datutta Italiasono giuntiappartenenti ai movimenti ecclesiali e alle associazioni cattoliche per stringersi intorno al Papa e testimoniargli il loro appoggio e sostegno. Molte le famiglie, i fedeli delle parrocchie romane e delle diocesi italiane. Sul colonnato un grande striscione, affisso dalla Cnal, con la scritta “Insieme con il Papa”. E ancora, altri grandi striscioni di Comunione e Liberazione, Rinnovamento nello Spirito Santo, Comunità di Sant’Egidio, oltre alle tante bandiere ed ai palloncini gialli della Coldiretti. Intorno alla zona di San Pietro organizzata una campagna di ‘strillonaggio’ per la distribuzione dell’edizione speciale di Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, che ha titolato: “Con Te”. Un messaggio è giunto anche dalla marcia della pace di Perugia-Assisi, dove è apparso lo striscione dei frati francescani: “Santità conti su di noi”.
Fra le autorità presenti, il presidente del Senato, Renato Schifani,il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, i parlamentari Mariapia Garavaglia del Pd e Renato Farina del Pdl, insieme a una delegazione di circa 70 parlamentari accompagnata dal cappellano di Montecitorio, monsignor Rino Fisichella. Presenti anche il sindaco della capitale Gianni Alemanno e una delegazione della regione Lazio guidata dal vicepresidente Fabio Armeni.
Alle 11,il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha guitato un momento di preghiera, in attesa del momento culminante della giornata, la recita del Regina Coeli, a mezzogiorno, con Benedetto XVI affacciato dal suo appartamento nel palazzo Apostolico. La Chiesa, “fedele alla sua missione”, deve essere “purificata dal peccato dei suoi figli”, ha dettoBagnasco, che poi ha espresso la vicinanza della Chiesa sia a Benedetto XVI che alle vittime degli abusi sessuali commessi da sacerdoti.
“DIO VICINO A CHI VIENE NEGATO IL DIRITTO ALLA VITA”. A mezzogiorno è intervenuto il Pontefice. “Dio rimane nella trama della storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente in coloro a cui è negato il diritto alla vita”. “Possiamo ascoltare, vedere e toccare il Signore Gesù nella Chiesa, – ha detto Ratzinger – specialmente mediante la parola e i gesti sacramentali dei suoi Pastori”. Poi un appello ai sacerdoti: “Rinnovo il mio particolare invito ai fratelli nel Sacerdozio, affinché nella loro vita e azione si distinguano per una forte testimonianza evangelica”, e sappiano “utilizzare con saggezza anche i mezzi di comunicazione, per far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo”. Il Papa si è quindi rivolto alle migliaia di fedeli in piazza: “Cari amici, voi oggi mostrate il grande affetto e la profonda vicinanza della Chiesa e del popolo italiano al Papa e ai vostri sacerdoti, che quotidianamente si prendono cura di voi, perché, nell’impegno di rinnovamento spirituale e morale possiamo sempre meglio servire la Chiesa, il Popolo di Dio e quanti si rivolgono a noi con fiducia”. Dinanzi alla moltitudine di persone in piazza, il Papa si è detto emozionato come a Fatima e ha esclamato: “Qui vediamo presente tutta l’Italia”.
“IL NEMICO DA COMBATTERE E’ IL PECCATO NELLA CHIESA”. “Il vero nemico da temere e da combattere – ha poi aggiunto Ratzinger – è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”. “Noi cristiani non abbiamo paura del mondo, – ha aggiunto – anche se dobbiamo guardarci dalle sue seduzioni. Dobbiamo invece temere il peccato e per questo essere fortemente radicati in Dio, solidali nel bene, nell’amore, nel servizio”. Questo, ha proseguito, “é quello che la Chiesa, i suoi ministri, unitamente ai fedeli, hanno fatto e continuano a fare con fervido impegno per il bene spirituale e materiale delle persone in ogni parte del mondo. E’ quello che specialmente voi – ha aggiunto – cercate di fare abitualmente nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti: servire Dio e l’uomo nel nome di Cristo”. Benedetto XVI ha esortatto a proseguire “insieme con fiducia questo cammino, e le prove, che il Signore permette, ci spingano a maggiore radicalità e coerenza”. “Andiamo avanti nel Signore con la sua grazia”, ha infine congedato i tanti presenti, mentre la pioggia, dopo la tregua concessa dal maltempo all’inizio della giornata, scendeva su Piazza San Pietro.