Bolzano, tiene il centrosinistra: Spagnolli riconfermato

di Redazione

Luigi Spagnolli BOLZANO. Luigi Spagnolli (centrosinistra-Svp) è stato riconfermato sindaco di Bolzano, battendo per 52.45% il candidato del centrodestra Robert Oberrauch (32.73%).

Spagnolli ha vinto nonostante il fatto che il suo assessore Sandro Repetto dell’Udc si sia presentato come candidato sindaco, riportando circa il 6% dei voti: “Tendenzialmente – ha detto il sindaco – se ci saranno i numeri farò una maggioranza senza l’Udc”.

Inferiore alle aspettative la performance dei Freiheitlichen, il partito della destra tedesca che non ha voluto proseguire nel patto di desistenza stretto con la Svp alle comunali del 2005. “La Bolzano italiana – ha commentato visibilmente soddisfatto Spagnolli – non è più di destra e si tratta di un cambio radicale ed epocale per la città”. “E’ stato premiato – ha aggiunto – chi ha governato bene la città ed è stato invece sanzionato chi ha speso milioni per campagne elettorali risultate, alla fine, perdenti”. “Le elezioni comunali hanno mostrato che a Bolzano viene meno quello stato mentale per cui italiani e tedeschi votano in modo precostituito”, ha detto il sindaco.

Secondo Spagnolli, in questa tornata elettorale “potrebbero esserci stati elettori del Pdl che, disgustati per le tensioni interne, potrebbero avere deciso di dare il loro consenso ad altri partiti, anche alla Svp. Ci potrebbero poi essere stati anche elettori tedeschi che hanno direttamente votato per il sindaco uscente”.

“A Bolzano il centrodestra ha pagato per la frammentazione del Pdl, dove in questi giorni è successo di tutto”, ha commentato il governatore Svp dell’Alto Adige Luis Durnwalder. “Di fronte a questa situazione mi sarei stupito se l’elettorato avesse ancora sostenuto i partiti di questa destra”, ha aggiunto. Sulla performance tutto sommato bassa della destra di lingua tedesca nel capoluogo, con i Freiheitlichen che non sembrano superare il 2%, Durnwalder ha detto che “evidentemente gli elettori si rendono conto della differenza che c’è tra le promesse e la realtà dei fatti”.

PDL: “SCONFITTA ANNUNCIATA”. Sul fronte opposto Alberto Sigismondi, co-coordinatore provinciale del PdL, ammette: “È un disastro. Roma si dovrà rendere conto che il partito in Alto Adige così non può andare avanti. È una sconfitta annunciata che impressiona”. Sigismondi fa riferimento alle divisioni che il centrodestra ha fatto di tutto per non tenere nascoste e culminate, giovedì sera a Bolzano, in una rissa tra esponenti delle opposte anime del partito, per alcuni manifesti staccati. Litigi che hanno avuto ripercussioni anche sull’affluenza, risultata in calo di cinque punti e mezzo: ha votato il 74,8% degli elettori, contro il 79,4 % delle consultazioni del 2005.

Quanto ai dissidi interni, va ricordato ad esempio che a Merano i rappresentanti del PdL al Consiglio comunale hanno presentato una propria lista, ma sono stati sconfessati dalla dirigenza nazionale che, a sua volta, ha messo in campo propri rappresentanti. Il risultato è stato che nel capoluogo l’affluenza alle urne è scesa dal 75,2% del 2005 (59.379 votanti) al 65,7 % (51.286) di queste consultazioni; un calo di circa 10 punti. Flessione anche a Merano: dal 68,9 % del 2005 a 63,8 % di ieri; più di 5 punti; a Laives, dal 78.7 % del 2005 al 72,9 % di quest’anni; quasi 6 punti. Appena più contenuto il calo registrato a Bressanone, dove gli elettori di lingua italiana sono in numero nutrito, pur non essendo in maggioranza: dal 77,2 % del 2005 al 73 % di quest’anno.

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