ROMA. “L’attività del Parlamento è a rischio paralisi”. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini,che torna a sottolineare lo scarso operato di Montecitorio, concentrato solo in pochi giorni la settimana.
“La situazione paradossale è che le forze politiche e di governo sono consapevoli che, senza un ricorso alla decretazione da parte del governo, si rischia la sostanziale paralisi dell’attività legislativa”, ha detto Fini.”Un paradosso perché l’eccessivo ricorso alla decretazione d’urgenza è stato sempre stigmatizzato” in quanto scavalca il Parlamento.
Il presidente della Camera ha spiegato, poi, che il blocco dell’attività dell’aula si viene a creare per il fatto che la commissione Bilancio “giustamente si preoccupa di verificare che ci siano le coperture dei provvedimenti”, ed “è vero che può anche succedere che l’Aula si pronunci di fronte ad un parere negativo della Bilancio, ma è pur vero che questo è difficile che accada”.
“No, non è normale. E’ una cosa complicata”. Così il presidente della Camera Gianfranco Fini risponde ai cronisti che, in Transatlantico a Montecitorio, gli chiedono se sia normale che anche questa settimana alla Camera ci saranno votazioni d’Aula solo il martedì pomeriggio ed il mercoledì.
FRANCESCHINI: “SITUAZIONE GRAVE”. “La situazione è oggettivamente grave e ha responsabilità precise nella distorsione di certe regole parlamentari: decine di provvedimenti sono pronti per l’Aula, buona parte dei quali costruiti con un’intesa tra le forze politiche, ma vengono fermati dal parere contrario del governo per l’assenza di copertura”. Il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini condivide l’allarme lanciato dal presidente di Montecitorio sulla scarsa attività legislativa. Franceschini spiega di aver parlato con Fini e assicura che lo stesso presidente della Camera “non si riferiva ai gruppi di opposizione” indicando le responsabilità del “rischio paralisi”. “Noi presentiamo proposte – afferma il capogruppo Pd – ma poi si fermano quando stanno per arrivare in aula per mancanza di copertura. Io ho chiesto un sussulto di orgoglio dei gruppi di maggioranza perché ci sono provvendimenti che possono essere approvati, ristabilendo così la sovranità del Parlamento”. “E’ stata superata la soglia, e siamo davanti al tentativo ripetuto di trasferire sui singoli parlamentari la incapacità del Parlamento di svolgere il proprio ruolo. Siamo indignati”, ha poi aggiunto Franceschini, chiarendoche “non è un problema di maggioranza o di opposizione”, ma “che il governo ha scientificamente scelto la strada dei decreti legge come modo per legiferare, e dentro quei testi inserisce di tutto ostacolando scientificamente la possibilità di approvare testi normativi di iniziativa parlamentare, siano essi di maggioranza o di opposizione. La dichiarazione di assenza di copertura impedisce di andare avanti, per cui bisogna chiarire se la sovranità appartiene al Parlamento o al ministro Tremonti che dispone quali leggi si possano approvare e quali no. Qui c’é di mezzo la dignità del Parlamento”, ha concluso.