Roma, manifestazioni divise: Casapound e Popolo Viola in piazze diverse

di Angela Oliva

i due cortei degli studentiROMA. Gli studenti universitari scendono in piazza ma si dividono in due manifestazioni che si sono svolte in due piazze diverse.

Il popolo di destra con i gruppi del Blocco Studentesco e Casa Pound si è riunito in piazza della Repubblica, per ribadire il loro diritto a manifestare dopo che, negli ultimi due mesi, dei movimenti antifascisti avevano chiesto alla questura di Roma di vietare i loro sit-in.

Gli esponenti di CasaPound e Blocco Studentesco parlano di attacchi provenienti dalla sinistra studentesca: “Gli estremisti di sinistra hanno cercato con minacce di mobilitazione su come attaccare il nostro corteo o creare tafferugli in città una nuova «guerra santa. Poi si erano appellati alle forze dell’ordine per prevenire scontri. Il Blocco studentesco è il primo movimento di Roma e provincia e rappresenta il 27% degli studenti, con propri rappresentanti alla Consulta provinciale”.

Quattro ore di musica per spiegare la candidatura dei loro rappresentanti alle prossime elezioni universitarie, è stato questo lo scopo della manifestazione di piazza della Repubblica, come sottolinea il responsabile nazionale del Blocco studentesco Francesco Polacchi: “Le nostre liste sono state presentate e accettate per le elezioni che si terranno a Roma Tre, Tor Vergata e al Cns. Siamo qui anche per ribadire il nostro diritto a manifestare e portiamo il tema di ‘giovinezza al potere’ che è un nostro punto del programma ma anche una nostra visione della vita e dell’esistenza”.

A sostegno della manifestazione dei giovani studenti di destra è intervenuto anche il Ministro delle Politiche Giovanili Giorgia Meloni che ha affermato: “E’ inaccettabile il principio per cui chi minaccia violenza ottiene la soppressione di un diritto fondamentale come quello di manifestare il proprio pensiero, condivisibile o meno che sia”.

Altra piazza, altra manifestazione, tutt’altra ideologia: in piazza Santi Apostoli si sono riuniti il popolo Viola, i gruppi antifascisti, partiti di sinistra, partigiani e centri sociali per ricordare che “l’articolo 5 della legge Scelba punisce con la reclusione fino a tre anni chiunque faccia apologia del fascismo in pubbliche manifestazioni”.

Cori e striscioni da parte degli studenti di Roma Tre che inneggiavano all’esclusione dal mondo universitario dei fascisti: “I membri del gruppo di estrema destra Blocco studentesco hanno convocato un sit in che inquieta: chiediamo a tutti i cittadini democratici di vigilare e denunciare, documentandolo anche fotograficamente, su ogni atto di apologia del fascismo che si verifichi re durante la manifestazione”.

Inoltre il popolo Viola ribadisce il proprio appello affinché sia applicato con serietà l’articolo 5 della legge Scelba che condanna ad una pena di massimo cinque anni chi organizza o partecipa a manifestazioni di natura nazi-fascista.

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