Volevano sequestrargli canile: uccide due guardie e poi si spara

di Redazione

 GENOVA. Ha ucciso due guardie zoofile che dovevano eseguire un decreto di chiusura del suo canile, poi si è tolto la vita.

E’ successo giovedì mattina a Sussisa, frazione di Sori, sulle alture della riviera genovese di Levante. Le guardie erano andate a effettuare un sopralluogo nella struttura che stava per essere posta sotto sequestro in seguito a una segnalazione su maltrattamenti agli animali. Il titolare, Renzo Castagnola, 65 anni, all’arrivo delle guardie, ha sparato contro di loro e si è ucciso. Nella sparatoria è rimasta ferita anche la moglie del titolare del canile.

Le guardie provinciali – Elvio Fichera e Paola Quartino – si erano presentate presso l’abitazione dell’uomo con un decreto (firmato dal pm Piercarlo di Gennaro) di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti. Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, Castagnola ha detto: “Vado a prendere una penna”. È invece tornato armato e ha iniziato a sparare all’impazzata. La moglie, che si trovava sulla traiettoria, è rimasta ferita. Sul luogo erano presenti anche vigili urbani e carabinieri che sono riusciti a ripararsi. Castagnola aveva un porto d’armi per la caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale.

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