MARCIANISE. “L’ennesima crisi che si sta consumando nella maggioranza che governa il Comune di Marcianise sancisce, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il definitivo fallimento del progetto politico del centrodestra nella nostra città”.
Lo afferma, in una nota, il Pd marcianisano, alla luce della revoca delle deleghe al Pdl. “I primi dieci mesi di governo, presieduto dal sindaco Antonio Tartaglione, – continua il Pd – sono stati caratterizzati da uno sterile dibattito tutto interno alla compagine amministrativa volto esclusivamente al posizionamento dei partiti nei posti di gestione della macchina amministrativa. Tutto ciò avveniva mentre le imposte (vedi tassa sui rifiuti e mensa scolastica) e i disagi dei cittadini aumentavano e le opere pubbliche, ereditate dall’amministrazione di centrosinistra, rimanevano sistematicamente al palo. Il Partito Democratico non ha alcun interesse ad entrare nelle diatribe interne al centrodestra, ma denuncia lo stallo amministrativo che la città è costretta a sopportare sin dalla nascita della nuova giunta. Nonostante le nostre continue sollecitazioni (in città e all’interno del consiglio comunale), restano ferme opere pubbliche come il cimitero, il Ring Verde, il Teatro Mugnone, la Piscina Comunale, ma anche il concorso dei vigili urbani, la manutenzione del verde e delle strade”.
Il Pd, in sintonia con le altre forze di opposizione, annuncia che continuerà, “nell’interesse della città e dei cittadini, a spingere affinché l’amministrazione comunale affronti e decida con responsabilità sulla risoluzione dei problemi che attanagliano il nostro territorio. Qualora ci accorgessimo che la maggioranza uscita fuori dall’ultima competizione elettorale non sia in grado di proseguire il mandato conferito dai cittadini, – concludono i democratici – non esiteremmo a chiedere il ritorno alle urne al fine di dare stabilità al governo della città”.
