SANTA MARIA CV. A Santa Maria Capua Vetere sta succedendo quello da tempo molti si aspettavano. Lo afferma lavvocato Giuseppe Stellato, leader dellopposizione in Consiglio provinciale, alla luce della fuoriuscita dal Pd del sindaco Giancarlo Giudicianni.
La decisione del dottor Giudicianni spiega Stellato oggi si formalizza ma devo dire che tutte le scelte, anche di carattere prettamente amministrativo, sono state assunte al di fuori del Partito democratico ed in ogni caso al di fuori di scelte che sono riconducibili alla mia persona. Giudicianni dimentica di essere un membro della direzione regionale del Pd e con tanta facilità decide di dichiararsi indipendente e di rimanere nel centrosinistra. Una scelta un po antinomica e non facilmente comprensibile. Ancora oggi ci stiamo chiedendo cosa significhi essere indipendenti di centrosinistra per dissapori con i coordinamenti regionali e provinciali: un fenomeno che non riesco ad inquadrare da un punto di vista lessicale, se poi la decisione è di lasciare il partito nella propria città. Tra laltro, in quanto membro della direzione regionale, aveva tutto il diritto di rapportarsi ai vertici per capire quali fossero i punti di distanza.
Abbiamo supportato la candidatura di Giudicianni a sindaco nel 2007 continua Stellato lo abbiamo supportato anche durante la campagna elettorale. Ognuno può commettere degli errori nella propria vita, io personalmente ho commesso un errore nel pensare che la persona di Giudicianni potesse essere quella adatta per un processo di rinnovamento e di assestamento politico su Santa Maria Capua Vetere. Purtroppo la previsione di ciò che succede o di ciò che può succedere non sempre è possibile.
A mio avviso conclude Stellato la verità è unaltra: questa è solo una delle tante esternazioni atipiche di Giudicianni che oggi ha deciso di palesare la sua appartenenza al centrosinistra ma non al Pd. Una scelta che comporta la fine di unesperienza allinterno di unAmministrazione che se ha riscontrato problemi sono da imputare alla carenza di un collante politico che abbiamo cercato di costruire. Oggi diventa tutto più difficile, il sindaco è distante da ogni tipo di discorso politico e non riesco a capire come si possa mettere in piedi un discorso amministrativo separato da quello strettamente politico. Per poter amministrare serve coesione che si riconosce in progettualità politica.