TRENTOLA DUCENTA. È un ottimo secondo posto quello conquistato nel Ginásio Gilberto Cardoso – Maracanãzinho di Rio de Janeiro da Elio Verde nel Grand Slam di Judo.
Ma se la medaglia d’argento del campione azzurro in una gara del Grand Slam non sorprende più di tanto, a suscitare sensazione è il cammino fatto dal casertano nel torneo dove, nei 66 kg, ha superato uno dopo l’altro mettendo in riga il vicecampione del mondo, lo spagnolo Sugoi Uriarte, peraltro già battuto all’Europeo a squadre a Vienna, lo statunitense Bradford Bolen, il giapponese Masashi Ebinuma e il mongolo Saniaasuren Miyaragchaa.
La sconfitta in finale con il russo Alim Gadanov costringe Verde al secondo gradino del podio ma non ridimensiona l’ottima prova. Nella prima giornata del Grand Slam hanno avvicinato la zona podio anche Rosalba Forciniti e Giulia Quintavalle, quinte rispettivamente nei 52 chiligrammi (vincendo con la colombiana Yulieth Sanchez, la spagnola Laura Gomez e perdendo dalla cinese He Hongmei) e nei 57 chilogrammi (vincendo con l’argentina Melissa Rodriguez e la canadese Joliane Melancon, perdendo dalla giapponese Kaori Matsumoto).