Strisce blu, Oliva: “E’ tutta una commedia”

di Antonio Arduino

Giuseppe OlivaAVERSA. La reazione di Giuseppe Oliva non si è fatta attendere. Il presidente del Comitato Civico anti Strisce blu, presente fino alla fine al consiglio comunale di lunedì, replica allo spettacolo andato in scena nella sala consiliare.

Parlando sul web al popolo di Facebook. Facendolo, come è solito fare, senza peli sulla lingua né metafore. Elencando dati documentati che ha trasmesso, tra gli altri, alla Procura della Repubblica. E promettendo di mettere on line “l’elenco dei consiglieri comunali che si stanno battendo per i cittadini e quelli che invece stanno appoggiando il sindaco Ciaramella e il suo piano parcheggi, così da poter decidere alle prossime elezioni comunali chi ci deve rappresentare”.

“Il consiglio comunale sulle strisce blu tenutosi fino a tarda notte ha confermato – scrive Oliva – che il piano parcheggi non ha nulla di sperimentale, lo stesso sindaco Ciaramella ha ribadito più volte che esiste un contratto firmato tra l’amministrazione e la Ati”. “Quello che però il sindaco omette di dire è – sottolinea il presidente del comitato anti strisce blu – che questo contratto è stato firmato il 22 lulgio 2009, molto prima che si insediasse la commissione speciale parcheggi che avrebbe dovuto decidere le migliorie da apportare al piano parcheggi, quindi non si capisce il perché di tutta questa commedia che sta deteriorando il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini”.

“Questo contratto, – continua Oliva – che è a totale vantaggio della società di gestione, parla di ricavi presunti di almeno 10 milioni di euro in 5 anni. L’unica clausola che poteva essere a vantaggio dei cittadini e che parla di una eventuale diminuzione delle aree di sosta senza che la Ati potesse pretendere nulla in cambio non è stata presa in considerazione perché la società ci avrebbe rimesso dei soldi”.

Un dato che impone ad Oliva la domanda: “Ma agli interessi dei cittadini chi ci pensa?”. E non è questo l’unico interrogativo che propone. “Anche le dimissioni di Carlo Amoroso da presidente della commissione parcheggi – aggiunge Oliva – sono state una farsa. Dapprima le sue dichiarazioni che ‘questo piano parcheggi contiene delle irregolarità insanabili e che nessuna richiesta portata in commissione veniva accolta dal sindaco Ciaramella e dal comandante Guarino’; poi in Consiglio ritratta tutto, dichiarando che le sue dimissioni sono state strumentalizzate. Ma il consigliere Amoroso a quale commedia sta partecipando? Perché non ha smentito quello che è stato scritto sui giornali giorni fa? Com’è possibile cambiare così rapidamente idea?”.

Dubbi che per Oliva andrebbero chiariti insieme al perché “a Roma di domenica non si paga e che la tariffa è di 1 euro l’ora, contro 1,50 euro ad ora di Aversa. Considerando che il problema di fondo della questione strisce blu “è – scrive Oliva – che la società di gestione, che è un privato, quindi deve fare business e non beneficenza, con le spese che ha deve incassare non meno di 2/2,5 milioni di euro l’anno e dare al Comune il 18%. Quindi se l’amministrazione toglie strisce da una parte o dall’altra la società dovrà per forza di cose rimuovere più auto dal divieto di sosta per rientrare del budget o chiedere negli anni a venire degli adeguamenti delle tariffe, come del resto è già avvenuto negli ultimi 10 anni, infatti si è passati dalle vecchie lire 1.000 agli attuali 1,50 euro, praticamente la tariffa si è triplicata, ma gli stipendi sono sempre gli stessi”.

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