AVELLINO. Si è conclusa con linstallazione delle tavolette dei bambini sui rifiuti in montagna lultima tappa estiva dellAlbero Vagabondo del 10 giugno a Santo Stefano del Sole, nel Parco dei Monti Picentini.
Con un grande girotondo intorno alla T di terra i bambini delle scuole elementari di Santo Stefano del Sole, accompagnati da una rappresentanza delle scuole medie, hanno concluso
E il secondo anno che lAlbero sale sulle montagne di Santo Stefano del Sole e porta insieme a lui lurlo di rabbia degli alberi di tutte le montagne. In
LAlbero Vagabondo è una scultura dellartista Giovanni Spiniello, una metamorfoggettografia alta oltre quattro metri, composta dai rifiuti abbandonati ai piedi degli alberi, da materiale contaminante (poliuterano espanso), verderame, pezzi di albero, ramaglie di ulivo, foglie, spighe. Dopo che i bambini hanno individuato i posti dove pulire adesso tocca ai grandi fare in modo che la scultura si trasformi nellAlbero Metamorfo. E il grido di gioia dei più piccoli che si trasforma, lo Spirito dellAlbero che abbandona i rifiuti e si ricompone con gli elementi della natura: rami di pino e di ulivo per capelli, vimini, nidi di rondine abbandonati per cappello, radici di edera sradicate dalla neve sono il suo corpo, tavole di castagno il busto, frutti di passiflora gli tengono compagnia e pigmenti naturali a colorargli occhi, naso e bocca. Insieme ai bambini si riprenderà le tavolette disegnate dove i grandi avranno pulito e le lascerà se ci saranno ancora altri posti sporchi e inquinati.
Per questo motivo a S. Stefano del Sole lAssessorato allAmbiente, guidato da Luigi Iallonardo, supporterà tutte le associazioni locali che aderiranno a una grande giornata ecologica per pulire la montagna, rinnovando lappuntamento per i santostefanesi che hanno partecipato lanno scorso. I rifiuti in montagna sono innanzitutto il frutto della mancanza di senso civico dei cittadini, della mancanza del senso di padronanza e appartenenza ai propri luoghi. Luoghi percepiti come appartenenti ad altri e sui quali non si hanno effetti diretti, dei quali, appunto, non si è padroni, visto che gli spazi comuni o i boschi e le montagne sono destinati allincuria e al degrado.
LAlbero Vagabondo, con la tappa di Santo Stefano del Sole, chiude per questestate (se nessuno lo chiamerà) il suo viaggio. E stato un cammino che è iniziato sui tetti di Palazzo Iannaccone, nel centro storico di Avellino (25/12/2008) e poi è andato avanti con la
LAlbero Vagabondo adesso torna nei suoi boschi, sui Monti Picentini, dove è nato e ridiventa lo Spirito dellAlbero in attesa che i grandi puliscano e possa, allinizio del prossimo anno scolastico, diventare lAlbero Metamorfo a Forino e a Santo Stefano del Sole.