SANTANTIMO (Napoli). E’ accusato di aver aggredito la moglie a calci e pugni fino a causarle la lesione del timpano dell’orecchio sinistro.
Poi messo fuori casa dalla consorte non avrebbe esitato ad aggredire il cognato, costringendolo a salire in macchina per andare alla ricerca della donna, ma è stato bloccato dai carabinieri che lo hanno arrestato con l’accusa di tentato sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali, violenza privata e danneggiamento.
La vicenda è avvenuta a Sant’Antimo, nel napoletano. Protagonista un 48enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine. Il 4 giugno scorso, secondo gli investigatori, la donna è stata aggredita per l’ennesima volta dal marito a calci e pugni. La 46enne aveva deciso di allontare il coniuge dall’abitazione sostituendo la serratura della porta d’ingresso. Ieri, non riuscendo ad entrare in casa, l’uomo si è armato di una pistola finta priva di tappo rosso ed ha prima mandato in frantumi la vetrata dell’attigua falegnameria gestita dal cognato 44enne e poi, con la minaccia dell’arma, costretto quest’ultimo a seguirlo nella sua autovettura in cerca della moglie.
La donna, venuta a conoscenza dell’accaduto, ha chiesto l’intervento dei carabinieri che hanno rintracciavano l’uomo nell’abitazione dei suoi genitori e lo hanno bloccato liberando suo cognato. Nel corso di perquisizione i militari hanno rinvenuto e sequestrato l’arma finta insieme a 13 cartucce calibro 38 a salve.