NAPOLI. Il corpo di Mario Maresca, 63 anni, precipitato con il suo ultraleggero il 6 giugno scorso è stato individuato all’interno del relitto che si trova a cento metri di profondità al largo di Punta Scutolo, nella zona della costiera sorrentina.
I rilievi fotografici effettuati in profondità dai vigili del fuoco di Napoli hanno consentito di localizzare il cadavere all’interno della cabina del velivolo. Al rinvenimento si è giunti in seguito a ricerche eseguite con sonar e l’apparecchiatura Rov in dotazione ai vigili.
Lunedì mattina, dopo l’ok della magistratura, cominceranno le operazioni di recupero. Alle operazioni partecipano, oltre ai vigili del fuoco di Napoli, anche specialisti dei nuclei sommozzatori dei vigili di Reggio Calabria, Roma e Milano, e gli uomini della Guardia Costiera. Mario Maresca, appassionato di volo spesso sorvolava la Costiera sorrentina.
Il 6 giugno si era levato in volo alle 10 del mattino. Intorno alle 11,30 il fratello della vittima l’aveva avvistato dalla sua casa a Sorrento con un cannocchiale; poi più niente. Testimoni oculari avevano visto l’apparecchio in difficoltà sorvolare l’abitato per dirigersi in mezzo al mare. Probabilmente Maresca si era reso conto di qualche anomalia al motore e aveva dirottato il mezzo in un luogo non affollato di bagnanti.