CASERTA. Il 30 giugno, alle ore 16.30, gli insegnanti, il personale Ata e la società civile, si ritroveranno a Caserta davanti alla Prefettura per un sit-in a difesa della scuola pubblica.
La Campania, regione che detiene il triste primato in quanto a disoccupazione, risponde con estrema fermezza ai tagli alla scuola pubblica. Tali tagli, hanno già portato oltre mille precari fuori dal mondo del lavoro e senza sostegni al reddito. “Il licenziamento non costituisce soluzione per uscire dalla crisi – afferma Caterina Russo, responsabile insegnanti precari Caserta – ma serve solo per acuirla. Lattuale manovra finanziaria, è depressiva e repressiva dei diritti dei lavoratori. In periodo di recessione, secondo eminenti e bravi economisti, si crea lavoro, non si va di certo a distruggere la scuola della stato e solo per finanziare le lobby delle private. Si investe in capitale umano, affinché tutti con il loro contributo, possano favorire la rinascita di un Paese. Non si tolgono risorse al sociale, ma si risparmia sugli armamenti, sugli stipendi di parlamentari, ministri e sulle loro pensioni doro”.