CASERTA. Il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha ritirato le dimissioni.
La decisione è arrivata al seguito del superamento di alcune divergenze sorte nelle scorse settimane allinterno della coalizione di centrodestra.
Questa la nuova giunta provinciale:
Ettore Corvino, imprenditore agricolo e responsabile Coldiretti di Casal di Princpie, Nicola Golia, architetto, segretario cittadino del Pdl di Aversa (salta quindi l’ipotesi del sindaco aversano Domenico Ciaramella), entrambi vicini al coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino;
i due ex alleanzini Marco Cerreto, avvocato, consigliere comunale a Caserta e già consulente giuridico del ministro dell’agricoltura Gianni Alemanno, e Gimmy Cangiano, giovane attivo nel mondo universitario;
Rosa Di Maio, di Carinola, laureata in Giurisprudenza, dottore di ricerca presso la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli, vicina al consigliere regionale Massimo Grimaldi, dunque in quota al Nuovo Psi;
poi la quota Udc con Gianni Mancino, ingegnere ed ex segretario provinciale reggentre dello scudocrociato, Carlo Puoti, avvocato, di Santa Maria a Vico, candidato alle ultime europee,e il docente universitario di ingegneria chimica alla Sun Umberto Arena;
infinei due “tecnici” Pasquale Malagone (ordinario di tecnica delle costruzioni presso la Sun) e Luigi Maffei (ordinario di fisica tecnica ambientale presso la facoltà di architettura della Sun).
Stellato: Una composizione priva di programmazione di sviluppo del territorio. La composizione della Giunta provinciale nella sostanza rispetta solo ed esclusivamente momenti di equilibrio politico interno ma non si presenta come sintesi di una programmazione di sviluppo del territorio. Sono le parole del leader dellopposizione alla Provincia di Caserta Giuseppe Stellato. La presenza di docenti universitari in seno alla Giunta provinciale continua Stellato non può, da sola, costituire garanzia di alcunché, atteso che la programmazione politica non può mai ridursi a dati meramente tecnici. Le altre figure presenti in Giunta si caratterizzano invece solo per una più o meno lunga militanza che non risulta abbia mai fortemente contribuito alla elaborazione di progettualità decise quanto mai necessarie per la nostra Provincia. Detto questo conclude Giuseppe Stellato non ci resta che guardare con fiducia al futuro nella speranza che gli equilibri si possano coniugare con progetti ancora non visibili neanche allorizzonte. Rimando, però, una valutazione più concreta una volta verificate le deleghe assegnate a ciascun assessore.