GRICIGNANO. Ancora una volta il consiglio comunale è stato il luogo dove questanomala maggioranza mette in piena luce tutte le arroganze amministrative e politiche confermando di essere alla deriva e trovando il culmine nelle azioni e nelle parole dellassessore allurbanistica.
Lo afferma, in una nota, il coordinamento locale del Pdl guidato da Errico Della Gatta, che cita quanto asserito dallassessore Luigi Autiero.
Mi corre lobbligo continua Della Gatta di rispondere allassessore per il suo modo di fare, perché tirato in ballo falsamente oltre che squallidamente. In quellunica volta che ci siamo incontrati, alla presenza di altre persone, nulla di rilevante è stato detto, giusto quattro chiacchiere. Infatti, non vi erano uno straccio di carte, come lassessore le chiama, per dare un accenno ad una vera discussione in merito alla stesura delle linee guida. Sul tavolo cera la planimetria dello stato di fatto di Gricignano, di cui io ne ho avuto copia. Nello stesso incontro si è rinnovato lappuntamento per la riunione successiva alla quale lassessore è giunto tremendamente in ritardo. Il rispetto degli appuntamenti è segno di grande educazione. E solo il suo ritardo che mi ha impedito di partecipare. Rimango stupito quando nel corso del Consiglio comunale lassessore cita in modo scorretto il mio nome, come quello di altri, sapendo che in quella Assise non posso rispondere. Volendo bassamente far trasparire il coinvolgimento che non cè stato. A dimostrazione della verità lo invito a rendere pubblico i verbali degli incontri fatti, rammentandolo che non sono lunico a contestargli questa falsità.
Credo che la questione stia in ben altri termini. incalza Della Gatta Quelle sei-sette paginette che la maggioranza definisce linee guida non danno indicazioni di nulla, oltre a riferimenti puramente statistici (anche il loro tecnico di fiducia durante la sua esposizione in Consiglio comunale dice testualmente le linee guida redatte sono piene di contraddizioni). Allora con quale criterio di trasparenza, verità e legalità vogliono far passare questo documento come il frutto della volontà espressa nelle fantomatiche riunioni alle quali dicono che hanno partecipato il popolo, le associazioni, i tecnici e altri. Come mai dopo una sospensione di circa quattro mesi, allimprovviso, come bravi prestigiatori, tirano fuori dal cilindro quella specie di linee guida che tali non sono e che la maggioranza si approva con il suo solo voto? Perché tutta questa fretta? Non si poteva allargare la discussione ai cittadini con un consiglio comunale aperto a garanzia dei più elementari concetti di democrazia? Nel ricordare allassessore che la partecipazione, la condivisione e la trasparenza sono le fondamentali norme di un buon governo, lo invito pubblicamente a rassegnare le dimissioni dalla giunta.