Mondiali, Sudafrica pareggia col Messico. Francia-Urugay a reti bianche

di Redazione

 Il grande urlo del Sudafrica muore al 35′ della ripresa, quando Rafa Marquez mette alle spalle di Khune e pareggia l’incontro inaugurale del mondiale.

E un urlo ancora più grande, sostenuto da milioni di vuvuzelas, resta strozzato quando al 90′ Mphela colpisce il palo. Mai nella storia dei mondiali la squadra di casa aveva perso la prima partita e così è stato anche questa volta. In Sudafrica è festa a metà, ma cosa importa.

Al fischio finale dell’uzbeko Ilyasov la festa inizia lo stesso, cullandosi sul vantaggio di Tshabalala al 10′ della ripresa. È stata la partita che spesso si è vista all’esordio dei mondiali: nel primo tempo squadre contratte e timorose, ripresa più aperta e con occasioni. Primo tempo di chiara marca messicana, secondo con le azioni ficcanti sudafricane che possono mordersi le mani per non aver raddoppiato e chiuso il discorso.

FRANCIA-URUGUAY.Finisce pari, ma senza gol, anche la seconda partita del Mondiale, Francia-Uruguay al Green Point Stadium di Città del Capo. A sette minuti dal termine la Celeste resta con dieci giocatori per l’espulsione di Lodeiro (doppia ammonizione). Uruguay e Francia raggiungono Sudafrica e Messico a quota 1 punto nella classifica del girone. Praticamente nulle le emozioni, così come le occasioni da gol, con i transalpini di Domenech che hanno denotato forti limiti nel costruire azioni in grado di perforare la rete di centrocampisti e difensori disegnata da Tabarez. Dunque l’uruguaiano Lodeiro è il primo espulso del Mondiale, dopo la doppia ammonizione dell’arbitro giapponese Nishimura: il primo cartellino giallo lo aveva rimediato per avere allontanato il pallone; il secondo, al 35′ del secondo tempo, per un fallo su Sagna, colpito al piede con una dura entrata. Il Green Point, capacità di 64.100 posti, era pieno soprattutto di tifosi sudafricani che hanno suonato in continuazione le assordanti vuvuzelas. I tifosi uruguaiani erano assai più numerosi dei francesi, sparpagliati qua e là nei vari settori. C’era anche una bandiera irlandese, accompagnata dalla scritta “Henry imbroglione”, con riferimento al fallo di mano dell’attaccante francese durante l’azione del gol che ha permesso ai Bleus di qualificarsi per i Mondiali a spese dei Verdi di Trapattoni. All’annuncio delle formazioni, il nome del ct francese Raymond Domenech ha ricevuto qualche fischio, mentre quelli dei Bleus che giocano o hanno giocato in Inghilterra – come Anelka, Malouda, Gallas, Diaby et Henry – sono stati applauditi. “A un bel 0-0 avrei preferito un brutto 1-0 – è stato il commento, un po’ sconsolato, del ct francese Domenech -. È frustrante, perché si cerca di fare bene e non ci si arrende. Abbiamo cercato di fare quello che potevamo, di mettere ritmo nella partita”.

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