Aggressione a Berlusconi, assolto Tartaglia: non è imputabile

di Redazione

Berlusconi e TartagliaMILANO. Massimo Tartaglia è stato assolto dal gup Luisa Savoia per la totale incapacità di intendere e volere al momento dell’aggressionea Silvio Berlusconi il 13 dicembre scorsodopo il comizio del premier in piazza Duomo, a Milano.

Attualmente l’imputato si trova agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica dove viene curato per i suoi problemi.

Il giudice, inoltre, ha disposto la misura della sicurezza della libertà vigilata per un anno, con la permanenza nella comunità terapeutica dove ora si trova, periodo nel quale Tartaglia dovrà seguire le regole e le prescrizioni del direttore della comunità e il divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche per un anno. Soddisfazione è stata manifestata dai difensori di Tartaglia, gli avvocati Daniela Insalaco e Gian Marco Rubino, i quali hanno sostenuto di aver detto fin dall’inizio che il loro assistito andava curato. “L’esigenza principale era quella di cura – hanno detto – a cui doveva essere data la priorità assoluta”.

IL PROCESSO.

L’udienza, con rito abbreviato, – nei confronti delperito elettrotecnico con disturbi mentali che lanciò unsouvenir del Duomo in faccia al premier, ferendolo al volto -era cominciata martedì mattina aMilano. In aula, a sostenere l’accusail procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro. Socialmente pericoloso ma in grado di stare nel processo. E’ quanto hanno sostenuto i due psichiatri, Antonio Marigliano e Fiorella Gazzale, incaricati dal gup Savoia di effettuare la perizia su Tartaglia. I due periti, presenti in aula, avevano ritenuto anche che Tartaglia al momento dell’aggressione fosse incapace di intendere e volere.

ACCOLTE RICHIESTE DEL PM. Il procuratore Spataro ha chiesto il proscioglimento di Tartaglia perché nonimputabile. La richiesta del pm è stata avanzata in base all’articolo 530 delcodice di procedura penale, che formalmente è una richiesta di assoluzione per le persone che non sono imputabili. Spataroha però avanzato la richiestadi una misura di sicurezza per un anno nei confronti di Tartaglia che prevede il ricovero presso la stessa comunità dove attualmente si trova e dopo sei mesi un controllo in relazione alla sua pericolosità sociale oppure la libertà vigilata, sempre in comunità terapeutica, con un controllo doposei mesi. La difesa invece ha chiesto la libertà completa sostenendo che Tartaglia non solo non è imputabile ma non è nemmeno socialmente imputabile. Qualche minuto dopo le 13, infine, è giunta la richiesta del gup.

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