Berlusconi e Tremonti lavorano per “libertà d’impresa”

di Redazione

Berlusconi-TremontiROMA. Il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sono d’accordo su una misura straordinaria “per la libertà di impresa”.

Attraverso la modifica dell’articolo 41 della Costituzione, il provvedimento dovrebbe portare a una “sospensione di due-tre anni” delle autorizzazioni per le piccole e medie imprese, la ricerca e le attività artigiane. Ad annunciare la misura straordinaria è stato lo stesso Tremonti a margine del vertice G20 di Busan, in Corea del Sud. Il titolare di via XX Settembre ha spiegato che “presenterà questa proposta domani al vertice e all’Ecofin di lunedì”.

Tremonti pensa a un provvedimento sotto forma di legge costituzionale “limitato all’economia reale e non alla finanza e con l’urbanistica che abbia un regime a parte. Pensiamo – ha chiarito – a una radicale e totale autocertificazione per le pmi, l’artigianato e la ricerca con i controlli e verifica dei requisiti che va fatta ex post”. Per il ministro dell’Economia si tratta di una misura che non comporta incentivi fiscali e che “non va in contrasto con il federalismo, anzi”.

Il ministro ha spiegato come “sia le lenzuolate di Bersani che il piano casa di Berlusconi hanno fallito” a causa degli interessi di molti settori “a bloccare tutto”. Tremonti ha fatto riferimento alla nota di Palazzo Chigi di giovedì nella quale si sottolineava la necessità della stabilizzazione finanziaria e di un grande progetto di liberalizzazione delle attività economiche. “Non si tratta di liberalizzazioni o di privatizzazioni – ha voluto precisare il ministro – perché non si cambia il sistema dall’interno ma di una rivoluzione liberale che renda possibile tutto ciò che non è proibito”.

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