TORINO. Maria Montanaro, 36anni,nubile, è stata uccisa mercoledì mattina a Riva di Chieri, nel torinese.
E’ stata raggiunta da tre colpi di arma da fuoco al volto nella sua abitazione in via Einaudi, forse esplosi da un conoscente. Soccorsa subito dal personale del 118, allertato dai vicini, èdeceduta durante il trasferimento all’ospedale Molinette del capoluogo piemontese.
Secondo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino, che indagano sulla vicenda, potrebbe trattarsi di un omicidio passionale.
I militari cercano l’ex compagno, descritto come un uomo geloso, con il quale i rapporti erano spesso burrascosi, tanto che la donna aveva deciso di lasciarlo. Secondo quanto si apprende, però, lui non voleva rassegnarsi alla fine del rapporto. L’uomo, 55 anni, pugliese d’origine ma residente in Lombardia, dove lavora come carrozziere, trascorreva i fine settimana con la donna nell’alloggio di Riva di Chieri dove e’ avvenuta la tragedia. La rottura alcune settimane fa.
La Montanaro lavorava come grafica in una tipografia. A Riva di Chieri si era trasferita da pochi mesi, forse proprio per lasciarsi alle spalle la turbolenta storia d’amore con l’uomo di vent’anni più grande di lei. «L’abbiamo vista sempre sola, non sapevamo neanche come si chiamasse lui» dicono i vicini di casa. Sono stati loro, poco dopo le 8, a dare l’allarme: “Abbiamo sentito tre esplosioni, – hanno detto ai carabinieri – è successo qualcosa”. La donna era a terra in una pozza di sangue nel monolocale, che fa parte di un complesso di villette a schiera di nuova costruzione. ”Ogni tanto ci trovavamo per fare due chiacchiere – racconta una vicina di casa – ma quell’amore era top secret: ne parlava poco e, quando lo faceva, si vedeva che soffriva ancora”.