BENEVENTO. Una lettera minatoria, contenente cinque proiettili, due dei quali esplosi, è stata recapitata nella villa di Ceppaloni (Benevento)del leader dei Popolari Udeur, Clemente Mastella.
La lettera, indirizzata alla “famiglia Mastella”,è firmata “Nuove brigate rosse”. Minacce di morte indirizzate non solo ai componenti la famiglia, tra cui Sandra Lonardo, ma anche al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, all’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, e al sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino.
La busta è stata ritirata questa mattina dalla donna delle pulizie nella cassetta postale della villa. Secondo quanto si è appreso, la lettera sarebbe stata scritta a mano. Il plico è stato sequestrato dai carabinieri i quali, con l’ausilio di personale specializzato, lo stanno analizzando.
L’episodio fa seguito ad una serie di minacce telefoniche che in quest’ultimo mese, in vari momenti della giornata, stanno pervenendo in casa Mastella. Tra l’altro, secondo quanto si è appreso, una delle telefonate minatorie è stata raccolta proprio dalla moglie Sandra quando era ricoverata, il mese scorso, presso l’ospedale Fatebenefratelli di Benevento per un intervento chirurgico.
Clemente Mastella, in partenza da Bruxelles per l’Italia, interpellato dall’Ansa telefonicamente, non ha voluto commentare l’accaduto. Gli ambienti politici vicini al leader dell’Udeur esprimono preoccupazione anche per la minaccia rivolta al neo assessore regionale Nappi. C’é chi ricorda l’uccisione nel 1982 da parte delle Brigate Rosse di un altro assessore regionale al Lavoro della provincia di Benevento, il dc Raffaele Delcogliano.