TERNI. Rinviato a giudizio Don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di alcuni giovani che erano ospiti della Comunità Incontro di Amelia.
La decisione è stata letta in aula dal giudice per l’udienza preliminare di Terni Pierluigi Panariello.La procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per 12 episodi di presunte molestie. Il processo inizierà il 29 marzo 2011. Don Gelmini, che si è sempre proclamato estraneo alle accuse, non ha assistito alla lettura del provvedimento.
“Non ci sono elementi probatori sufficienti che giustifichino il rinvio a giudizio – afferma invece il legale di Don Gelmini, l’avvocato Lanfranco Frezza – anche perché si basa solo su dichiarazioni delle parti offese che poi si sono costituite parti civili con richiesta di risarcimento del danno. Quelle dichiarazioni avrebbero dovuto avere riscontri obiettivi esterni che potessero in qualche modo confermare le dichiarazioni accusatorie. Questa è un’istruttoria zoppa che si basa su dichiarazioni di parti civili prive di riscontro”.
ASSOLTI I COLLABORATORI. Nell’ambito dell’udienza preliminare, è stato invece assolto “per non avere commesso il fatto” Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori di don Pierino Gelmini che ha chiesto e ottenuto di essere processato con il rito abbreviato. Per un altro collaboratore del religioso, Pierluigi La Rocca, era stata già dichiarata l’estinzione del reato in seguito alla sua morte. Rinviata a giudizio anche Patrizia Guarino, madre di uno degli accusatori di don Gelmini che, secondo la versione accusatoria, avrebbe favorito il sacerdote rivelandogli “l’esistenza di dichiarazioni accusatorie formulate dal proprio figlio” contro il fondatore della Comunità per tossicodipendenti. Anche per lei il processo comincerà nella stessa data di Don Gelmini.
LA VICENDA. Il caso venne alla luce nell’agosto del 2007, quando venne fuori la notizia che il fondatore della Comunità Incontro era indagato dalla Procura di Terni per abusi sessuali compiuti all’interno della struttura di recupero nel periodo 1999-2004. All’epoca dei fatti almeno due delle presunte vittime erano minorenni. La Procura umbra concluse le indagini già alla fine del 2007, sollecitando nel marzo 2008 il rinvio a giudizio di don Gelmini per violenza sessuale. I magistrati avevano ritenuto attendibili i racconti degli ospiti della struttura di Amelia, che avevano affermato di essere stati “molestati, palpeggiati, costretti ad atti sessuali”. Il primo marzo dello stesso anno il Papa accolse la richiesta di don Gelmini di essere dimesso dallo stato clericale per potersi difendere dalle accuse.