Santoro: “Rai dica se vuole Annozero”. Garimberti: “Puoi ricominciare”

di Emma Zampella

Michele_SantoroROMA. “L’unica scelta è tra Annozero o l’accordo, terzium non datu”: Questo l’ultimatum lanciato da Michele Santoro durante la conferenza stampa che lo ha visto protagonista a viale Mazzini.

Il conduttore della trasmissione in onda su Raidue non è disposto a stare in bilico. Nella definizione del palinsesto di casa Rai per il prossimo anno su Annozero rimane l’ombra: la casella riservata al programma, indica ancora uno spazio generico dedicato all’informazione. Le spiegazioni Santoro le pretende dal presidente Paolo Garimberti che però sceglie di passare la palla prima al direttore di Rai Due, Massimo Liofredi, il quale rinvia a sua volta la questione al direttore generale Mauro Masi e al consiglio d’amministrazione.

Secondo Santoro, la responsabilitàdelladecisione ricade tutta sul presidente della rete e nel corso della conferenza stampa dice: Per me non sono sufficienti le parole di Garimberti. Deve dire chiaramente se, a titolo del cda o a nome personale, Annozero deve andare in onda o no. Non starò due anni chiuso in una stanza ad aspettare”, ha sottolineato il conduttore. D’altronde casa Rai però non ha mai smentito il potere avuto nel corso degli anni dalla trasmissione di Santoro, considerata quasi “il leone d’oro” visti gli ascolti registrati dalla rete. Liofredi ribatte: “Il problema Santoro è sul tavolo del direttore generale e del consiglio d’amministrazione”. La conferenza stampa si è infuocata proprio su questo tema quando Liofredi, incalzato dalle domande del giornalista Luca Telese, ha affermato che Santoro è un problema di cui però non deve essere lui a preoccuparsene.
Il conduttore rincara la dose e non manca di attaccare i responsabili della rete: “Dall’88 ad oggi i soldi che ho preso dalla Rai sono scarsamente proporzionali a quelli che ho portato dentro le casse di questa azienda”, dice Santoro chiedendo a Garimberti che “tutti gli stipendi della Rai vengano pubblicati in rete, anche quelli dei consulenti e di quelli che hanno più di 65 anni”.

I rapporti tra mamma Rai e Santoro non sono idilliaci da molto tempo: non è un caso che lo scorso 25 maggio il conduttore stava trattando “un accordo” per migliorare la sua posizione. Santoro era stanco di essere un semplice dipendente e voleva avere maggior peso in Rai in qualità di collaboratore. L’accordo saltato, però, avrebbeportato ad un altro anno del programma. Su questa proposta, Santoro non si pronuncia nel corso della conferenza, si limita a pretendere chiarezza sul caso. “Ho chiesto al presidente della Rai di sciogliere questo nodo. Se il presidente di garanzia Paolo Garimberti dà un’indicazione chiara quella è la direzione della Rai”, dice Santoro precisando che nel caso in cui la rete dovesse mantenere un comportamento ostruzionistico come quello portato avanti in questo anno, Garimberti sarebbe “costretto” alle dimissioni.

A difender il caso Santoro sono molti, anche nel panorama politico. Ad intervenire anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro: “Qui c’è in gioco non solo il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo, ma l’articolo 21 della Costituzione” facendo appello ad un diritto fondamentale dell’individuo. “La proposta di Santoro è ragionevole e di buon senso. – continua Di Pietro – Ed è senz’altro per la Rai una possibilità in più per informare l’opinione pubblica correttamente perché tutti sanno che Annozero è una voce non allineata alle veline di regime. I dirigenti Rai e le forze politiche si assumano le responsabilità e abbiano un sussulto di dignità, chiedendo a gran voce a Santoro di rimanere”.
Proprio sull’opposizione politica Santoro non la manda a dire e attacca il Pd: Trovo che l’oppozione, in particolare il Pd, abbia avuto nei confronti della mia vicenda una posizione pilatesca. Annozero – ha proseguito il giornalista – non è una trasmissione qualunque ma il primo programma informativo di questo paese e l’opposizione non può dire che quella tra la Rai e Santoro è una questione personale. Non lo posso accettare! È l’azienda che deve decidere se tenere o no uno dei suoi prodotti di punta”.
Aspettando una decisione della Rai, c’è chi Adriano Celentano inneggia ad una protesta silenziosa: non guardare la tv, sia Rai che Mediaset, fino a che la questione Santoro non sia chiara. “Dobbiamo solo decidere il giorno. L’importante è che nessuno guardi la televisione nel giorno in cui Santoro viene cancellato. Un buco nero, quindi, per Rai e Mediaset, che durerà sinché non sarà riammesso col suo Annozero dice il cantante in una lettera al quotidiano “Repubblica”.Il “molleggiato”continua: “Viene spontaneo domandarsi quanto potrebbero reggere sia la Rai sia Mediaset il peso dei mancati introiti provenienti dalla pubblicità nel giorno in cui nessuno guarderà la televisione – scrive Celentano – Sarà il giorno della nascita dell’anti-profitto, che sconfiggerà i mali del profitto”.
Nel pomeriggio, Garimberti ha però assicurato il suo sostegno a Santoro per far continuare Annozero sulla tv pubblica. “Adesso Annozero può cominciare”, ha detto il presidente Rai, riprendendo lo slogan dello stesso conduttore. “Sei una risorsa per la Rai, Michele – ha continuato il presidente di Viale Mazzini – e quel cerino che hai acceso e che tu ora non vuoi più e che ti spaventa tanto, me lo prendo volentieri io e ci metto la faccia, come ho sempre fatto e sempre farò nella mia vita professionale”.

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