MONDRAGONE. Sulla vicenda delle tariffe dellacqua, il coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, Giancarlo Burrelli, ha chiesto unopinione al Difensore Civico, avvocato Annarita Longo.
Il Difensore, con nota protocollata 48/2010, – spiega Burrelli – ci ha dato una risposta che, in realtà, non risponde alla questione da noi posta, cioè che la Giunta Comunale avrebbe dovuto approvare le tariffe idriche per il 2010 e che queste, per essere valide, debbono avere lassenso dellorgano di controllo Camera di Commercio. I riferimenti assunti dallavvocato Longo sono la delibera di concessione al Citl e latto di indirizzo di Bilancio della Giunta. Quindi tuttaltro. Esattamente 5 anni fa ponemmo il problema tariffe idriche affermando che, in assenza di correttivi, quellacqua non si poteva pagare. Oggi vogliamo ricordare che a quel 90% di cittadini che non è stato messo in condizione di pagare lacqua il giusto, ed a norma di Legge, nessuno ha richiesto nulla e probabilmente non pagheranno più. Avevamo quindi ragione a sostenere lillegittimità delle tariffe. Eppure abbiamo sempre affermato che lacqua va pagata, che le tariffe debbono rispettare le direttive Cipe, che debbono essere approvate dalla Camera di Commercio, che necessita la lettura, il pagamento a consumo, la bollettazione corretta. Con il cambio di Amministrazione e di gestore del servizio, oggi Citl, speravamo che il problema si potesse risolvere. Invece non cambia niente. Le nuove tariffe saranno contestate, il cittadino non potrà pagare il giusto, i deficit aumentano. Acqua in bocca! Ci risentiamo tra un altro lustro? Noi ci mettiamo la buona volontà a sollecitare i responsabili. Ma risuona nelle orecchie il vecchio adagio del ciuccio che fa lo shampoo. Tutto sprecato.