SAN MARCO EV. A Tommaso, soldato di pace caduto in Somalia; a Tommaso, figlio di San Marco, San Marco fa il suo tributo.
Con questo simbolo che scopriamo tra qualche secondo, il popolo di San Marco sceglie di non dimenticare. Il nome e la memoria di Tommaso, rimarranno per sempre impressi nel nostro cuore, in questa piazza che è il cuore di San Marco e dei sammarchesi.
Tra una folla visibilmente commossa, il sindaco Gabriele Zitiello scopre la targa in memoria di Tommaso Carozza, giovane lanciere morto in missione di pace in Somalia, nel 1993. La solenne cerimonia, alla presenza dei familiari di Tommaso seduti in prima fila, dei reduci di guerra, del Consiglio comunale, del parroco don Pasquale Scalera e di autorità civili e militari, si è tenuta ieri mattina, in occasione della tradizionale Festa della Repubblica.
Il sindaco, dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della storia repubblicana si è soffermato sul tributo di sangue che San Marco ha dato allItalia, prima con le due guerre mondiali, ma anche dopo, con Tommaso Carozza. A lui dedichiamo un simbolo commemorativo che abbiamo voluto accanto al monumento. Accanto, ma autonomo da esso, affinché fosse immediatamente chiaro e visibile, per sempre indelebile nella memoria di ciascuno, che ancora decenni dopo le due guerre mondiali, i nostri soldati muoiono in teatri di guerra. Ricordare oggi Tommaso, allora, è ancora di più un monito ed un invito a non dimenticare, a tenere sempre alta la bandiera della pace e della solidarietà.
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La tradizionale corona, simbolicamente portata dal più anziano reduce di San Marco, Tracontino Gallo, e dal padre di Tommaso, Marco Carozza, è stata benedetta da don Pasquale e deposta dal sindaco ai piedi del monumento ai caduti (che in questi giorni abbiamo voluto far risistemare per restituirgli la dignità che merita, ha detto il sindaco nel suo intervento) e della targa commemorativa del giovane Tommaso.
Oggi, 2 giugno
Anche il parroco ha voluto ricordare la bontà e lentusiasmo di Tommaso, e la necessità di ricordarlo assieme ad un sentimento di pace e di solidarietà. Poi, dopo il saluto militare della rappresentanza giunta dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi, numerosi concittadini presenti hanno voluto abbracciare il papà e la mamma di Tommaso.