TEVEROLA. Raffaele Improta, ex consigliere comunale a Teverola e dirigente locale del Popolo della Libertà, interviene sulla vicenda delle presunte irregolarità da parte del sindaco Lusini in occasione delle elezioni cittadine, oggetto di prese di posizione del presidente del consiglio comunale e della stessa opposizione.
Se è difficile nascondere la delusione per un risultato, quelle delle recenti elezioni comunali a Teverola, che ha arrestato, al momento, unaspettativa carica di speranza e di entusiasmo, alimentata dalloccasione storica del cambiamento, è ancora più difficile rassegnarsi ad analisi politiche di circostanza, alla ricerca delle motivazioni più profonde della sconfitta, archiviando così la tornata elettorale, quando si è scoperto che allappuntamento con le urne cera un convitato di pietra, ignorato, però, da tutti. Il convitato era lillegittimità. Non è cosa di poco conto veder emergere, tra ostacoli e difficoltà, situazioni giuridicamente inaccettabili, come quella delliscrizione del sindaco nelle liste elettorali di Teverola, comune nel quale non risiede più da diverso tempo, e, ancora peggio, constatare la sua personale partecipazione al voto in virtù del rilascio di un certificato elettorale di cui non avrebbe potuto disporre. Se il risultato è frutto anche di questi mezzi è evidente che lo sconcerto, il disappunto, anche la rabbia, prendono il posto della delusione per un risultato elettorale immaginato ben diverso.
Improta si chiede: Ma comè possibile competere democraticamente, serenamente, se poi ci si trova a fare i conti con situazioni non solo inattese ma anche sorprendenti per la loro disinvoltura, per il senso di arrogante impunità che lasciano trasparire?. E ovvio riflette lex consigliere che, se si giocano partite col trucco, a rimetterci non sono soltanto gli avversari sconfitti ma la comunità intera, tutti i cittadini interessati a quella competizione che, è appena il caso di dirlo, non sono stati rispettati e, anzi, si sono visti danneggiati in un ambito, quello delle regole elettorali, in cui si esercita uno dei diritti fondamentali del popolo, quello della sua sovranità nella scelta dei propri rappresentanti in seno alle Istituzioni. E grave, dunque, quello che è accaduto a Teverola e che ho ritenuto, come altri, di dover denunciare nelle sedi competenti, per chiederne conto al sindaco Lusini anche, anzi soprattutto, a nome degli ignari elettori. E incredibile che siano state violate norme in modo molto grave, come dalle circostanze sembra di potersi ravvisare, e che le violazioni siano intervenute allinterno della pubblica amministrazione. Questultimo aspetto lascia interdetti perché se il principio di legalità è messo in discussione, contraddetto o, come sembra nel nostro caso, offeso nellambito della pubblica amministrazione è complicatissimo poi affermarlo e farlo rispettare nella società.
Siamo fiduciosi continua Improta che le autorità investite della questione possano fare chiarezza, in tempi il più possibilmente celeri, sulle evidenze segnalate alla loro attenzione, per restituire credibilità allIstituzione comunale, quella più vicina ai cittadini e che, come unica missione, è chiamata a interpretarne le esigenze ed, eventualmente, per confermare la validità di una scelta, quella operata in sede elettorale, che, fino ad ora, produce i suoi effetti politico-amministrativi in seno alla comunità locale. Anche gli elettori che si sono espressi a favore dellattuale minoranza in seno al consiglio comunale hanno diritto alla chiarezza, alla verità dei fatti, alla trasparenza in relazione a vicende fondamentali della vita democratica della nostra Città. Il prossimo futuro ci darà le risposte che doverosamente abbiamo richiesto per amore di verità e per il bene che vogliamo a Teverola.