Bilancio, critiche ai “dissidenti” per il voto favorevole

di Redazione

Gianmario MarinielloAVERSA. La delusione del post Consiglio comunale sul tema bilancio è come il sole di questi giorni: reale, palpabile ed asfissiante.

Certo, il bilancio consuntivo e di previsione 2010 è passato all’analisi dell’Assise senza alcun problema. La maggioranza, compatta, ha dato il nulla osta al documento programmatico con il voto sfavorevole dell’opposizione rappresentata dai consiglieri Gatto, Stabile, Rosato, Pellegrino e Cecere.

Ma le attese azioni di protesta dei consiglieri dissidenti che fine hanno fatto? A rispondere è Gianmario Mariniello, uno dei più agguerriti sostenitori del malcontento generale sulla questione strisce blu: “Sia ben chiaro, – dice Mariniello – un conto è essere in disaccordo su un tema specifico, altro è non votare il bilancio rischiando di causare grave pregiudizio all’intera città. Abbiamo solo coerentemente operato per il bene degli aversani. Abbiamo apprezzato l’intervento del consigliere Menditto (Udc), che ha stigmatizzato l’operato dell’amministrazione nella stesura del piano triennale. Noi consiglieri non siamo stati interpellati, e questo continua ad essere un problema. Per quanto riguarda il tema specifico della sosta a pagamento non facciamo sconti all’amministrazione. Ci hanno promesso che verranno apportate modifiche sostanziali. Aspetteremo fino e Natale, dopo incalzeremo l’amministrazione affinché mantenga ciò che ha promesso”.

Di diversa opinione è invece il consigliere Rosato (Sinistra) al quale si associa il consigliere del Pd Gatto. Ai due membri dell’opposizione sembra davvero “strano”, e definiscono del tutto incoerente la posizione assunta dai dissidenti in consiglio comunale. “Già da qualche giorno avevo dichiarato alla stampa che tutto sarebbe rientrato – ha dichiarato Rosato – è cosi si è poi verificato. D’altronde la matrice politica dei dissidenti è del tutto similare a quella dell’amministrazione, quindi non avrebbero mai votato contro. Sono convinto che non ci sia mai stata una lotta per difendere le ragioni del cittadino, c’è stata invece una lotta del tutto interna, per garantire interessi privati. Voglio fare un affermazione un po’ maliziosa, ma non vorrei che questo improvviso ritorno all’ovile non nasconda interessi legati al prossimo rimpasto in giunta, quindi, ancora lotta per la spartizione di poltrone”.

Qualsiasi siano le congetture, si attende adesso la nuova giunta Ciaramella, con la giostra dei nomi dei papabili che si susseguono di ora in ora.

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