AVERSA. Il fatto che lamministratore delegato della Senesi sia stato raggiunto da unordinanza di custodia cautelare acuisce ancora di più il problema, ormai endemico, della gestione dei rifiuti ad Aversa.
Lo afferma il consigliere comunaledella Sinistra aversana Domenico Rosato, alla luce dellinchiesta che ha portato ad arresti in tutta Italia per smaltimento illegale di rifiuti tossici, compreso quello del legale rappresentante della marchigiana Senesi, società a cui è stato affidato lappalto della raccolta differenziata nella città normanna.
Pur non essendo concordi con la maggioranza dei rappresentanti del consiglio comunale sullaffidamento ad una ditta esterna, allorquando ci fu chiesto dagli esponenti dellamministrazione, e risale a molto tempo fa, continua Rosato speravamo egualmente in una ditta non compromessa, che tra laltro non ha cominciato ad operare, nonostante i costi della Tarsu siano lievitati in maniera notevole, ed i cittadini questo lo sanno bene. In quella circostanza sostenemmo, per la gestione dei rifiuti, lopportunità di unazienda, gestita direttamente dal Comune, convinti tra laltro che la solerzia di molti cittadini aveva dimostrato a più riprese quanto alto fosse il grado di consapevolezza nella città, considerando anche che lunico punto di raccolta differenziata è stato realizzato dietro la spinta forte di cittadini e persone responsabili. Oggi conclude Rosato sembra ancor più da riproporre quella nostra ipotesi di unazienda dei rifiuti gestita direttamente dallamministrazione e dal concorso dei cittadini, se solo si pensi che il servizio fino a questo momento offerto poggia esclusivamente su queste forze.