Pdl, Sagliocco: “Niente identità, programmi e discussioni”

di Redazione

Giuseppe SaglioccoAVERSA. L’ex consigliere regionale Giuseppe Sagliocco interviene sul vivace scontro dialettico in atto in questi giorni all’interno del Pdl casertano.

Secondo il politico aversano, questo scontro “può diventare un’importante occasione per il futuro di questo partito, forte elettoralmente ma ancora fragile nella sua proposizione politica e nella effettiva possibilità di configurarsi come un’organizzazione di uomini e di idee che puntano a trasformare il Paese, incidendo sui suoi territori e sulle sue mille e composite realtà socio-economiche”.

Più che sul problema nominalistico, più che la discussione sulla titolarità di Tizio e di Caio di far parte dell’organismo di coordinamento provinciale, Sagliocco vuole puntare, invece, l’attenzione su una questione che, ai suoi occhi, appare molto più grave di altre sollevate in questi giorni, dato che, a suo avviso, mina radicalmente alla base la stessa identità democratica del Pdl. “Vi è assoluta assenza di un dibattito interno sui programmi, sui grandi temi dello sviluppo, sul disegno possibile di un sistema di beni e servizi che dovrebbe esplorare il perimetro dei tre classici settori dell’economia produttiva, sul sistema di welfare sanitario che vive una crisi lancinante e di cui non si possono prevedere le conseguenze; sulla grande questione della legalità, rispetto alla quale il Pdl casertano non può limitarsi a svolgere il ruolo passivo di spettatore dalla platea, riducendosi ad applaudire i magnifici sforzi che le forze dell’ordine e, dunque, il governo, stanno attuando per sconfiggere la criminalità organizzata. E ancora, sul destino e sulla funzione degli enti cosiddetti strumentali, che abbiamo contribuito a far diventare solo dei luoghi di parcheggio dove distribuire prebende, attraverso poco onorevoli spartizioni con il Partito Democratico, troppo generosamente definite ‘accordi bipartisan’, svilendo quella che doveva essere la loro caratterizzazione e la loro missione di migliorare, modernizzare, armonizzare servizi pubblici essenziali per le nostre comunità”.

Ecco, quel che preoccupa del Pdl casertano, secondo l’ex consigliere regionale, è proprio “l’assoluta assenza di ogni proposizione, di ogni forma di identità programmatica, di ogni discussione interna agli organismi statutari. Una preoccupazione che può sfociare in una rassegnata impotenza di fronte al sospetto che tutto questo sia frutto di un luciferino disegno di potere, che porta a voler concentrare tutte le funzioni di rappresentanza del partito i una o, comunque, in pochissime mani”.

“Questo bisogna cambiare. – conclude Sagliocco – Di questo dobbiamo discutere, su questo vanno aggregate le volontà degli uomini liberi e ancora pronti a mettersi al servizio della propria comunità”.

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