Strisce blu, multa record. Guarino chiarisce: “Un errore”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Probabilmente quello registrato dal signor V.G. non è un record mondiale ma di certo è un fatto eccezione, meritevole di essere segnalato, quanto meno perché l’errore, se di errore si tratta, non si ripeta.

Parliamo ancora una volta di strisce blu e di multe comminate ad automobilisti per aver utilizzato stalli di sosta senza averne diritto, ovvero senza pagare il ticket previsto. Questa volta però l’importo della multa non consiste nei soliti due euro, sanciti per non aver esposto il tagliando del ticket, ma in ben 2160 euro. Una somma record, raggiunta dall’automobilista per aver lasciato l’autovettura in sosta, come recita l’avviso firmato dall’Ausiliario del Traffico, senza esporre il titolo di pagamento per 722 ore. In pratica V.G. avrebbe lasciato l’automobile in sosta senza esporre il ticket per circa due mesi. Un fatto possibile che, però, V.G. esclude avendo necessità di servirsi della sua vettura quotidianamente, cosicché è costretto a lasciarla in sosta in punti diversi della città. Ed ecco scoperto l’inghippo.

 Per Giuseppe Oliva, fondatore del Comitato Civico anti strisce blu, al quale si è rivolto l’automobilista, non c’è dubbio, si tratta di un errore “che – scrive in una nota trasmessa al comandante della polizia municipale affinché intervenga per eliminarlo – il sistema fa sommando le ore di sosta dall’ultima infrazione non pagata, nonostante l’automobilista non sia più in sosta in quel posto”.

Così, non avendo V.G. pagato il ticket per la sosta effettuata, probabilmente, irregolarmente un paio di mesi fa la nuova infrazione commessa ha allungato il tempo registrato dall’apparato elettronico, segnando un totale di 2160 ore. “Ovviamente chiediamo anche l’annullamento di tutti i preavvisi contenente questo tipo di errore”, conclude Oliva chiedendo l’immediato intervento delle autorità preposte “onde verificare il corretto funzionamento del sistema che la Ati sta utilizzando per il rilevamento delle infrazioni”.

E, come richiesto, la risposta del comandante della polizia municipale è stata immediata: “Ho letto la Sua mail. – scrive il dottor Stefano Guarino – Provvedo a stampare l’allegato e a chiedere riscontroall’Ati. Mi pare evidente che si tratti di un errore, presumibilmente ascrivibile alla scarsa dimestichezza dell’Ausiliare con il nuovo strumento. “In ogni caso – conclude il capo dei caschi bianchi – sarà avviatol’iter per l’archiviazione del procedimento oltre alla verifica di eventuali casi analoghi”.

ANCHE LA SOCIETA’ CHIARISCE: “CITTADINO POCO VIRTUOSO”. In merito alla questione il Comando Polizia Municipale ha interessato immediatamente il Concessionario. All’Associazione Temporanea di Imprese “Urbania Vivere la Città”, soggetto concessionario del servizio, è stato richiesto di chiarire la procedura e, nei termini di legge, avviare l’iter per l’archiviazione dell’atto che, all’evidenza, era legato ad un errore materiale dell’ausiliare del traffico. Il Consorzio Urbania ha evidenziato che il veicolo interessato al “disguido” dell’ausiliare del traffico era stato più volte negli ultimi giorni trovato in sosta in zona regolamentata senza esporre il grattino e questa era stata la causa dell’errore. Esattamente ben 24 volte nelle strisce blu, senza attivare il dispositivo di controllo della durata della sosta. La circostanza è stata, però, lo spunto per un controllo eseguito dall’Ufficio verbali da cui è scaturito un dato curioso: l’intestatario del veicolo “sanzionato” con il “megagrattino”, un cittadino residente a Casaluce, ha ben 97 procedimenti legati a verbali aperti presso la Polizia Municipale di Aversa solo negli ultimi 5 anni. All’evidenza non è certamente un automobilista virtuoso. A ciò si aggiunga che da un ulteriore controllo è emerso che il veicolo in questione non era nemmeno assicurato e, pertanto, sottoposto a sequestro amministrativo e affidato al custode giudiziario.

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