CASERTA. La notizia sull’intenzione di Naomi Campbell di sposarsi nella Reggia di Caserta, data in anteprima da Pupia.tv, poi rimbalzata sulle agenzie e sulle testate giornalistiche nazionali ed estere, ora coinvolge anche la politica.
Ad intervenire, infatti, è il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, che “benedice” l’evento, anche perché, tutto il mondo, almeno per una volta,vedrebbe di Caserta non come un territorio di camorra masede di uno dei più bei monumenti d’Italia e del pianeta.
”L’eventuale ricevimento di nozze di Naomi Campbell e Vladislav Doronin nella Reggia di Caserta – commenta il presidente Romano – vale almeno due anni di battage promozionale per uno dei siti monumentali più belli di Italia”. ”Il forte richiamo internazionale – continua – di un evento di questo tipo, e per la notorieta’ della top model in tutto il mondo, e per la grande mobilitazione dei media di tutti e cinque i continenti, non potrebbe infatti che tornare a tutto vantaggio della Campania”.
Anche dall’Ente provinciale del turismo di Caserta arriva il placeta, ma ad una condizione. “Non cederei il monumento a nessuno, ma la possibilità di metterlo a disposizione per il matrimonio della Campbell deve aiutarci a riflettere”, afferma l’amministratoreEnzo Iodice all’agenzia di stampa svizzera Ats. “I trasferimenti del ministero per lavori ordinari e straordinari sono sempre più ridotti, e ci sono, perciò, problemi di messa in sicurezza dell’opera dei Borbone”, sottolinea Iodice. “Se c’è un privato disponibile a farsi carico di costi di restauro e manutenzione attraverso forme di sponsorizzazione per avere a sua disposizione un momento privato nel monumento, allora lo concederei”, dice ancora Iodice. “Siamo in attesa di interventi da oltre due anni – ricorda Iodice – e quindi occorre, perdurando l’esiguità dei mezzi finanziari per il mantenimento del monumento, capitalizzare il prezioso patrimonio storico e architettonico”, ovviamente, evidenzia Iodice “secondo un preciso regolamento che consente anche di individuare gli utilizzatori, renderlo disponibile sotto forma di una sorta di sponsorizzazione per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.
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