CASAL DI PRINCIPE. In casa, una villetta a San Pietro in Casale (Bologna), riceveva i clienti in cerca di droga. Tant’é che l’abitazione era circondata da telecamere, oltre che da un recinto e cancello telecomandato.
E’ qui che giovedì, verso le 13, è stato arrestato Michele Capasso, 41 anni, originario di Casal di Principe, ma non ritenuto legatoal clan dei Casalesi. In manette per detenzione di droga ai fini di spaccio è finita anche la sua convivente, una romena di 34 anni. L’arresto é stato eseguito dagli agenti della squadra mobile di Bologna, insieme alla polizia municipale del consorzio Reno Galliera.
Nella villa, situata in località Rubizzano, sono stati trovati 19 grammi di cocaina, alcuni involucri vuoti per la cocaina, bilancini di precisione, cellophane, confezioni di mannitolo usato normalmente per ‘tagliare’ la droga e contante. Trovato anche un elenco in cui erano annotati i nomi di presunti clienti e, accanto, somme di denaro (non si sa se ancora dovute o già pagate).
Secondo gli investigatori, però, appena visti gli agenti, l’uomo ha urlato alla donna di ‘fare quello che sapeva’ e cioè probabilmente disfarsi di altro stupefacente, gettandolo nel lavandino.
Per riuscire a entrare senza destare troppi sospetti, gli agenti della squadra Mobile avevano chiesto supporto ai colleghi della municipale. Così, con la scusa di dover notificare alcuni atti, due vigili urbani sono riusciti a farsi aprirema nel furgoncino della municipale c’erano anche i poliziotti in borghese, che hanno poi arrestato il casertano.