CASERTA. A due settimane dal sit-in organizzato dai lavoratori della scuola davanti alla prefettura di Caserta, che ha visto la partecipazione di oltre cento persone, si ritorna in piazza.
Mercoledì 14 luglio, dalle ore 10.30, davanti allUsp di Caserta in via Ceccano, ci sarà un sit in per gridare ancora una volta No ai tagli alla scuola pubblica. Sono tagli assurdi spiegano in una nota gli insegnanti precari casertani che non si possono accettare, si vadano a scovare altrove gli sprechi e non nella scuola, dove persone che vi hanno lavorato per decenni, saranno buttati via come rifiuti tossici. La scuola pensata dalla Gelmini, è una scuola povera di contenuti, con classi di oltre 28 alunni, chiusura di tanti plessi, calpestati senza ritegno i diritti degli alunni in situazioni di disabilità e mancanza di sicurezza per tutti. Una scuola pensata per risparmiare, soprattutto sulla pelle delle future generazioni, dei lavoratori e della società. La scuola ed i suoi lavoratori, non sono disposti a pagare il prezzo decisioni prese da ministri incapaci. Occorre fare chiarezza e rendere noto alla società civile il significato di risparmio e crisi. Belle parole usate ad effetto per impressionare chi ascolta e dietro le quali si nascondono tante fandonie e tante miserie. Risparmio o crisi nella scuola, non è altro che licenziamento di lavoratori che, per anni senza risparmiarsi, hanno portato avanti e ai primi posti in Europa la stessa. Centocinquantamila lavoratori, molti dei quali sono già stati licenziati ed altri ne seguiranno, fino a raggiungere il numero prefissato dal governo. Noi non ci stiamo. Noi la crisi di altri non la paghiamo.
http://insegnantiprecaricaserta.blogspot.com