Diego Armando Maradona ha incassato l’esonero dall’incarico di allenatore della nazionale argentina di calcio. Ma, da par suo, non è rimasto in silenzio.
Ha lasciato passare un giorno poi ha detto la sua, prendendosela in particolare con il presidente dell’Afa, la federcalcio argentina, Julio Grondona, che “mi ha mentito”; e con il manager delle nazionali, Carlos Bilardo, che “mi ha tradito”. Maradona ha convocato i giornalisti per togliersi più di un sassolino dalle scarpe, non riconoscendo le ragioni del suo allontanamento.
“È dal 1990 che la nazionale non va oltre i quarti di finale, – ha fatto notare il pibe de oro leggendo un comunicato – quindi ci sono delle questioni che ormai da tempo non funzionano dall’alto”. Nel precisare di lasciare la nazionale “con la coscienza tranquilla” e rinviando a un altro momento le domande dei giornalisti, Maradona se l’è presa soprattutto con Bilardo. “Quando eravamo in lutto – ha sottolineato – tramava dietro le ombre per tradirmi”, cioè per cacciarlo dalla nazionale. Sottolineando che non avrebbe “accettato” domande dai cronisti presenti “in quanto sono in lutto”, Maradona ha lanciato un monito al suo futuro successore alla guida della Seleccion: “Sappia che dietro l’angolo c’è la possibilità di essere traditi”.
La questione della panchina saltata per Maradona sta assumendo anche una valenza politica. Anche la presidente argentina, Cristina Fernandez de Kirchner si è detta dispiaciuta per l’esonero del campione. “La verità è che sono un pò triste per il fatto di Diego, ma insomma… Ora vediamo se riusciamo a parlare con lui”, ha detto ai cronisti alla Casa Rosada, a margine di un evento. Fonti locali hanno riferito che in effetti la Fernandez ha in serata parlato telefonicamente con Maradona.
“Prima o poi Maradona tornerà a dirigere un’altra squadra” ha invece assicurato Hector Henrique, che è stato uno dei suoi più stretti collaboratori nella nazionale. Henrique, secondo l’agenzia di stampa statale Telam, ha poi detto che “se Bilardo ha un po’ di dignità deve andarsene”. E ha avvertito: “Se resterà, l’intesa con chi succederà a Diego sarà difficile”.