ROMA. Silvio Berlusconi all’attacco su tutela della privacy e libertà di stampa, all’indomani della giornata del silenzio contro il ddl intercettazioni.
“In un messaggio audio ai Promotori della Libertà, il premier spiega in sostanza che la libertà di stampa “non è un diritto assoluto” e affida un “compito non facile ma importante” ai suoi interlocutori: “Dovete togliere il bavaglio alla verità, – dice il Cavaliere – quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che calpesta in modo sistematico il sacrosanto diritto dei cittadini alla privacy come l’uso sereno dei telefoni. Loro invocano la libertà di stampa come se si trattasse di un diritto assoluto che prescinde dai diritti degli altri. In democrazia non esistono diritti assoluti, perché ognuno incontra un limite negli altri diritti. Questo è un principio delle democrazie liberali”.
Nel messaggio il Cavaliere parla poi della manovra economica, spiegando che il governo ha fatto cose positive “per far uscire l’Italia fuori dalla crisi, senza lasciare indietro nessuno, con i conti a posto, fondamento di una ripresa vera solida e duratura, la ripresa economica è una realtà confermata da tutti i dati statistici. Le cose stanno cominciando a funzionare, i risultati sono indiscutibili e dicono che abbiamo governato bene e abbiamo mantenuto tutte le promesse”.
E all’indomani del duro confronto con le Regioni, il premier chiarisce anche che la manovra economica “è necessaria”, coniuga “il rigore dei conti alla crescita” e soprattutto “è in linea con quanto chiesto dell’Ue in merito alla riduzione della spesa pubblica che ormai da anni supera il nostro prodotto interno nazionale”. Infine, invitai promotori della Libertà a diffondere “nei gazebo un messaggio di fiducia e ottimismo”. I dati economici, secondo Berlusconi, indicano che “le cose stanno cominciando a funzionare”. A tal proposito il premier cita “l’aumento della produzione industriale, la crescita delle esportazioni e l’aumento del pil dello 0,5% che è il più elevato rispetto agli altri paesi europei”.
La reazione al messaggio del capo del Pdl non si è fatta attendere. “Da Berlusconi il solito ritornello. – commenta il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro – Attacca la libera stampa, colpevole soltanto di rendere pubblici gli affari della sua cricca. Il suo disegno è chiaro a tutti: abolire l’articolo 21 della Carta, sottomettere l’informazione, come sta facendo con il servizio pubblico radiotelevisivo, e come era riportato nel piano della P2. Ormai è evidente, e le cronache di questi giorni lo confermano: Berlusconi è al governo per portare avanti un piano eversivo che sostituisca l’attuale assetto socio- politico – istituzionale. Il disegno di legge sulle intercettazioni e i numerosi provvedimenti ad personam sono tutti tasselli di questo puzzle che il dittatorello di Arcore sta tentando di completare”. “Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica richiama la sobrietà e l’etica della responsabilità nella politica – attacca la presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro -, il premier Berlusconi, per l’ennesima volta, assume comportamenti e usa parole che vanno nella direzione esattamente opposta. Siamo al solito repertorio, uno sproloquio propagandistico e aggressivo”.