Crolla palazzina nel napoletano: 3 morti, bimba estratta viva

di Redazione

 NAPOLI. Un palazzina è crollata nella notte ad Afragola, nel napoletano. Tre morti e una bambina estratta viva dalle macerie.E’ questo il bilancio definitivo.

Il crollo dell’edificio, verificatosi intorno alle due, sarebbe stato provocato da un cedimento strutturale dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana. Su tutto il napoletano, nelle prime ore della notte, siè abbattuto un fortunale caratterizzato da pioggia battente e da fortissime raffiche di vento. L’edificio, in via Calvanese, era vecchio, risalente agli anni ’30.

Sul posto sono intervenutivigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e la polizia con unità cinofile. Si è scavato con le mani, anche alcuni volontari hanno aiutato le forze dell’ordine nella speranza di poter salvare le persone.

Tra le macerie, vigili del fuoco e uomini della protezione civile hanno individuato primai corpi, abbracciati, di due giovani sposi Pasquale Zanfardino, 33 anni, e Enrica Tromba, 29, che abitavano al primo piano. Successivamente sono stati estratti i corpi di Anna Cuccurullo, 75 anni, e di Imma Mauriello, la sua nipotina di 10 anni, ancora viva. La bambina è in buone condizioni. Smentita la presenza di tre extracomunitari nella palazzina, come si era detto in un primo momento, che non erano presenti al momento del crollo.

Uno dei soccorritori, di nome Giovanni, è caduto in una piccola voragine mentre scavava tra le macerie. E’ stato trasportato in ambulanza all’ospedale, ma le sue condizioni non sono gravi.

Momenti di forte tensione si sono registrati durante il recupero delle vittime. Alcuni parenti e amici delle persone coinvolte nel crollo hanno manifestato rabbia e dolore aggredendo verbalmente e anche fisicamente le forze dell’ordine che, però, hanno trattenuto l’impeto della folla riportando la calma nella stretta strada del centro di Afragola, dove alcuni palazzi sono tuttora pericolanti per le conseguenze del crollo. Una donna è stata colta da malore ed è stata soccorsa dagli uomini della Protezione civile. La concitazione del quartiere è esplosa dopo il passaggio della seconda barella, sulla quale veniva trasportato il corpo senza vita di Zanfardino. Le forze dell’ordine non hanno consentito alla gente di avvicinarsi troppo al corpo e la rabbia è esplosa. “I vigili del fuoco sono arrivati 15 minuti dopo il crollo”, ha detto il vicesindaco di Afragola, Antonio Pannone. “Prima dell’arrivo dei vigili del fuoco già i residenti della zona avevano cominciato a scavare a mani nude. Poi abbiamo montato una fotoelettrica per illuminare l’area. In pochi minuti sono arrivate le squadre di soccorso e l’amministrazione comunale ha inviato scavatrici e mezzi per la raccolta delle macerie”.

Una delle vittime, Anna Cuccurullo, era stata avvisata dal padrone di casa sulla pericolosità dell’abitazione. Una vicina di casa dell’anziana racconta della preoccupazione che le aveva riferito la donna solo pochi giorni fa. “La signora mi aveva detto che voleva cercare casa ma non sapeva dove andare”, dice la vicina. Il proprietario dell’appartamento le aveva consigliato di andar via perché il palazzo non era sicuro. La signora Anna infatti non voleva dormire mai da sola. I vigili del fuoco hanno accertato che la palazzina era stata costruita in una zona cavernosa. Sarebbero state le abbondanti infiltrazioni di acqua piovana a causare il cedimento strutturale dell’edificio. Gli abitanti della strada, in pieno centro storico ad Afragola, descrivono una palazzina esternamente fatiscente che però era stata ristrutturata di recente solo internamente. L’edificio di due piani fu costruito negli anni Quaranta e ristrutturato una prima volta negli anni Settanta. La procura verificherà che presso l’ufficio tecnico comunale di Afragola sia stata depositata di recente una dichiarazione di inizio attività per una recente ristrutturazione. “Se non dovesse risultare, i nuovi lavori sarebbero del tutto abusivi”, ha detto il vicesindaco. “Mi hanno riferito che gli interventi eseguiti hanno riguardato anche il riempimento di cavità sotterranee”.

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