ROMA. Dopo il duplice omicidio-suicidio di venerdì a Lucca, un altro delitto legato ad un licenziamento arriva da Roma dove un assicuratore di 30 anni, F.P.,ha ucciso il suo agente di 60 al culmine di un violento litigio.
L’omicida ha poi gettato il cadavere in un scarpata lungo la strada che collega Leonessa a Rieti, ricoprendolo con sassi e terriccio. “Avevo paura di essere licenziato”, avrebbe detto l’assicuatore alla polizia, che l’ha sottoposto a fermo per omicidio volontario ed occultamento di cadavere.
Venerdìmattina i due erano andati insieme con l’auto dell’assicuratore a Leonessa per concludere un affare, ma nel tardo pomeriggio, lungo la strada del ritorno, tra due sarebbe una violenta discussione che avrebbe spinto il trentenne, impaurito dall’idea di poter perdere il lavoro, a colpire violentemente e ripetutamente la sua vittima con una mazza da baseball, fino ad ucciderla. Dopo essersi disfatto dell’arma del delitto, gettandola nei boschi, F.P.avrebbe ripreso il viaggio, liberandosi anche di altri oggetti appartenuti all’agente e occultandone il cadavere. E’ stata la moglie della vittima a denunciare, in serata, la scomparsa del marito. La donna aveva prima chiamato l’assicuratore, questi le aveva risposto di aver aver lasciato il coniuge presso la sede dell’agenzia. Dopo alcuni tentativi di contattare il marito, la donna si rivolgeva al commissariato Tor Carbone. Gli agenti hanno richiesto immediatamente all’autorità giudiziaria l’emissione di un decreto per poter individuare il tracciato telefonico dello scomparso: nella notte gli uomini delle Squadre mobili di Roma e di Rieti hanno ritrovato il cadavere.
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