VERONA. E’ di due morti, alcune decine di feriti lievi ed ingenti danniil bilancio del maltempo che venerdì sera ha colpito il Nord Italia e, in particolare, il Veneto.
Grandinate e trombe d’aria hanno causato anche una vittima nel veronese, il 49enne Andrea Moretto, schiacciato dal muro di un capannone agricolo abbattuto da raffiche di vento a Zimella, mentre i feriti si sono registrati nel padovano, colpiti da schegge di finestre e rami.
Protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine sono rimaste al lavoro per tutta la notte per prestare soccorso agli abitanti delle località più colpite: tra queste, in particolare, il comune di Montegrotto Terme (Padova), dove è stato seriamente lesionato anche il palazzo municipale, e l’isola veneziana di Pellestrina, investita da una tromba d’aria che ha danneggiato una sessantina di abitazioni, con otto famiglie che hanno dovuto trascorrere la notte fuori dalle loro case.
BRESCIA.
Unatromba d’aria ha colpito anche Brescia dove un condominio in via Casazza ha reso necessario l’allontanamento dallo stabile di 45 famiglie. Il vento ha danneggiato pesantemente il tetto e divelto i pannelli che lo coprono per diverse decine di metri. Le famiglie si trovano in parte in un albergo in città e in parte da parenti. Nei pressi dell’edificio la forza del vento ha anche sradicato un albero che si è abbattuto su un’auto parcheggiata pochi minuti prima dal proprietario.
MILANO. A Milano venerdì sera c’è stato un breve ma violento temporale: allagamenti di scantinati e strade e diversi alberi abbattuti hanno impegnato i vigili del fuoco. La situazione ha colpito anche Dmitri Medvedev: il presidente russo, dopo il vertice con Berlusconi, aveva raggiunto Linate per poi partire in elicottero alla volta di Cervinia per qualche giorno di relax. Ma la pioggia torrenziale non ha consentito il decollo del velivolo, costringendo il leader russo a optare per un viaggio in auto fino alla rinomata località alpina in Val D’Aosta.
VALTELLINA. Anche in Valtellina il maltempo si è tradotto in tragedia: un uomo di 63 anni è morto per un improvviso temporale. Armando Marchetti stava tagliando un albero vicino a casa a Faedo (Sondrio), quando è scivolato sul terreno reso viscido dalla pioggia precipitando in un dirupo. Un volo di trenta metri che è stato fatale: probabilmente ha battuto con violenza la testa contro i sassi. I vigili del fuoco hanno collaborato fino a tarda sera con i volontari del soccorso alpino per recuperare il corpo dell’uomo, conosciuto a Sondrio perché contitolare di un negozio di abbigliamento sportivo.
CREMONA.
All’aeroporto del Migliaro, a Cremona, un monomotore si è ribaltato contro un hangar. Altri sette aerei sono stati danneggiati in varie parti e i tetti di due hangar sono stati scoperchiati. Impegnativo l’interventio su un Cessna 172 Skyhawk che si è ribaltato. Il maltempo ha causato gravi danni anche nelle campagne in provincia, tra i comuni di Casalbuttano, Castelverde, Sesto, Paderno e Annicco. Il bilancio è pesante: colture distrutte e danni per centinaia di migliaia di euro, raccolti di mais a rischio, tetti scoperchiati, piante cadute, case allagate e seri disagi alla circolazione stradale e ferroviaria. Il paese più colpito è stato Casalbuttano. L’azienda agricola più danneggiata è stata la Cascina Casella, dove la tromba d’aria ha fatto volar via lastre di eternit dalla copertura di una stalla e numerose tegole dagli edifici. Una pianta caduta sui binari ha costretto un treno a fermarsi in aperta campagna, a due passi dal passaggio a livello e un altro ad aspettare in stazione, provocando ritardi sulla linea Cremona-Treviglio.
MANTOVA. Danni anchenela zona dell’alto Mantovano e alcuni Comuni attorno alla città. Non ci sono feriti, ma i danni sono notevoli. A Volta Mantovana, Roverbella e alcune frazioni di Marmirolo alcune case sono state scoperchiate dalla furia del vento. Decine gli interventi dei vigili del fuoco anche per alberi sradicati e pali dell’illuminazione divelti. Allagamenti in alcune zone dell’alto Mantovano, colpito anche da una violenta grandinata.
UDINE.
In Friuli violente tempeste di vento si sono abbattute in una vasta zona, dalle colline alla bassa pianura al confine con il Veneto. Il vento ha scoperchiato decine di capannoni industriali e ha causato la caduta di rami e tronchi di alberi in una ventina di Comuni, con disagi alla circolazione. Decine di squadre dei vigili del fuoco e circa 200 volontari della Protezione civile sono al lavoro per fronteggiare oltre 200 segnalazioni di danni. I Comuni più colpiti sono Pavia di Udine, Santa Maria La Longa, Gonars, Corno di Rosazzo, San Giovanni al Natisone, Chiopris, Manzano, Pasian di Prato, Palmanova, Muzzana, Castions di Strada, Azzano decimo, Codroipo, Polcenigo, Rivignano, Forgaria e Lestizza. L’area più colpita è quella fra Pavia di Udine e Santa Maria La Longa, dove è stata chiusa al traffico la strada regionale 352 Udine-Palmanova a causa di alberi che, divelti dal vento, hanno ostruito la carreggiata. In alcuni punti la caduta degli alberi ha danneggiato il manto stradale. La Regione Friuli Venezia Giulia ha dichiarato lo stato di emergenza: per far fronte ai primi interventi stanzierà 500mila euro.