SANTA MARIA CV. Nella mattinata del 30 luglio, a conclusione di una prolungata attività di perquisizione locale finalizzata alla ricerca di armi illegalmente detenute, avviata nella serata precedente, i carabinieri del nucleo operativo di Santa Maria Capua Vetere, …
… coadiuvati da un militare artificiere del nucleo investigativo di Caserta e da personale di rinforzo del 10° battaglione carabinieri Campania, hanno arrestatodue coniugiritenuti responsabili di concorso in ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento.
Gabriele DAddio, 53 anni, residente in via Galatina, a Santa Maria Capua Vetere, ex titolare di armeria, nonché perito balistico; Antonietta Lebbioli, 48, moglie convivente di DAddio.
Nella circostanza, i militari hanno rinvenuto nella loro disponibilitàle seguenti armi da fuoco e munizioni, occultate allinterno del cestello della lavatrice, nel sottotetto dellappartamento e in una pertinenza attigua allabitazione: 1 pistola marca beretta mod. 92s cal. 9×21, con matricola punzonata, perfettamente funzionante; 1 pistola marca beretta mod. 92s cal. 9×21 priva di canna, con matricola punzonata; 1 pistola marca taurus cal. 9×21 priva di canna, sulla sui detenzione sono in corso accertamenti; nr. 1 canna per pistola; 1 canna tagliata con intagli spegnifiamma; 1 apparato utilizzato per la fabbricazione di cartucce; 55.000 cartucce circa vario calibro, di cui circa 800 cal. 9 parabellum, contenute interno casse in legno per munizionamento e contenitori in polistirolo. poco prima dellinizio della perquisizione, la lebbioli aveva tentato di eludere lattivita di polizia giudiziaria lanciando dalla finestra del bagno alcune buste, successivamente recuperate, contenenti: 1 fucile mitragliatore modello Ak-47 Kalashnikov con matricola abrasa; 1.000 cartucce circa vario calibro.
Il laboratorio, posto al piano interrato dellabitazione, e i locali in passato adibiti ad armeria, ubicati in via Luigi Sturzo, sono stati sottoposti a sequestro unitamente alle armi ed al munizionamento. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati rispettivamente alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere ed al carcere femminile di Pozzuoli. Proprio per via del delicato incarico di perito balistico ricoperto da Daddio (dal 2009 iscritto allalbo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere), gli organi giudiziari sono stati immediatamente informati della vicenda che lo ha visto coinvolto.
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