TRENTOLA DUCENTA. Solo lunedì mattina si sono visti i primi compattatori girare per il centro città, ma subito uno di questi era fermo lungo via Roma alle prese con i soliti problemi meccanici.
Potrebbe essere la fine, lennesima, dellemergenza rifiuti di questa prima decade di luglio, comunque non lultima, viste le nubi nere che si affacciano sul versante raccolta, di certo una delle meno simpatiche, visto che limmondizia lasciata per strada in questi giorni di gran caldo non fa certo la sua bella figura, né allieta con i suoi profumi le nostre narici. Le cause, quelle solite, quelle che il governo Berlusconi ha risolto da mesi, senza che però la popolazione, almeno quella di Trentola Ducenta, se ne accorgesse.
Nel frattempo, nelle case dei cittadini stanno arrivando le bollette della Iap, lazienda incaricata del recupero della Tarsu, la tassa sui rifiuti. Da segnalare come alla lentezza della raccolta faccia da contraltare unefficienza teutonica nella consegna delle cartelle esattoriali, con tanto di vere e proprie minacce scritte nei confronti dei cittadini non trovati allindirizzo di casa, invitati in modo perentorio a presentarsi entro e non oltre due giorni dalla consegna dellavviso presso gli Uffici dellAgenzia presso il Comune, altrimenti (boh?).
Icommissari prefettizi, oggi al comando della città, dovrebbero quanto meno essere un tantino più accorti e delicati con questi cittadini, a cui si impongono tempi di attesa per la raccolta dei rifiuti ciclopici e che invece vengono richiamati a ritirare le bollette in tempi sprint, quasi fossero dei novelli Pietro Mennea. Est modus in rebus, citavano gli antichi latini.