NAPOLI. Una settimana fa erano entrati nella sede di un’agenzia di pompe funebri chiedendo una tangente di 5mila euro: in caso di mncato pagamento il titolare avrebbe fatto bene a chiudere la saracinesca e cessare l’attività.
Ora gli agenti della sezione antiestorsione della squadra mobile della Questura di Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due persone, già note alle forze dell’ordine. Si tratta di Saverio Di Gennaro, di 39 anni, e Giorgio Emanuele Basile, 21, entrambi originari del quartiere Bagnoli e ritenuti dagli investigatori vicini al clan camorristico D’Ausilio, attivo nella zona. Nei loro confronti l’accusa di tentata estorsione continuata con l’aggravante mafioso.
I poliziotti, dopo aver individuato gli autori del tentativo di estorsione ed essere rimasti in appostamento all’interno dell’esercizio commerciale per un giorno, sono intervenuti sottoponendo a fermo i due che la polizia considera vicini al clan camorristico D’Ausilio di Bagnoli.