Il Pd a Mele: “Fallimento? Saranno gli elettori a decidere”

di Redazione

 CESA. Il coordinamento del circolo del Pd di Cesa, guidato dal coordinatore Gino Parisini, interviene a seguito delle dichiarazioni rese dal segretario dell’Udc Anna Mele, che ha parlato di “maggioranza a rischio ammutinamento”.

“L’avvocato Mele, ritornata dalla vacanze, dopo un periodo di silenzio è tornata ad allietare le giornate con le sue dichiarazioni, rendendo meno vuote le ore in questi periodi di fine agosto”, ironizzano i democratici, che continuano: “Probabilmente le vacanze agostane non hanno permesso al segretario dell’Udc di approfondire bene le questione dalla stessa sollevata, perché diversi sono gli errori e le inesattezze. Parlare di una amministrazione ‘De Angelis-Verde’ è un modo ironico per definire la compagine amministrativa ma è certamente un modo anche offensivo per ridurre ad un ‘duetto’ l’azione di una intera coalizione”.

Il Pd ricorda a Mele “che l’amministrazione è composta certamente dal sindaco De Angelis e dall’ottimo assessore Verde, ma anche da 10 consiglieri del Pd, un consigliere del Psi e che la giunta è formata interamente da 6 assessori del Pd. Ma occorre ricordare a Mele anche che il Pd di Cesa non è un’entità virtuale o un logo impresso su di una tabella all’esterno di un locale, e non è certamente una serranda sempre abbassata. E’ un partito che discute al proprio interno, che analizza e che se deve criticare l’operato dell’amministrazione lo fa con spirito costruttivo”.

La questione delle dimissioni degli assessori si inserisce in questo contesto, come spiega il coordinamento dei democratici: “Le dimissioni, rassegnate da tutti e 6 gli assessori, e non solo da 4, sono un atto politico. Le stesse dimissioni sono state consegnate nelle mani del coordinatore del Pd, al fine di avviare una discussione profonda sull’operato complessivo dell’amministrazione e dei singoli, nonché al fine di pervenire a quegli aggiustamenti, anche in termini di riequilibro degli incarichi e delle deleghe, per ridare slancio e forza a questa maggioranza”.

Che l’avvocato Mele dica che l’amministrazione è un “fallimento”, per il Pd “non è un problema, rientra nel gioco delle parti, ci sorprenderebbe il contrario”, poiché ad esprimere un giudizio politico sull’operato dell’amministrazione De Angelis, sottolineano i democratici, “dovranno essere gli elettori tra due anni. Si badi bene, tra due anni, perché non c’è nessun ‘ammutinamento’ in atto, tale da far palesare che la nave affondi prima”.

Sulla questione dei rifiuti, continua il Pd, “il segretario Mele dovrebbe essere a conoscenza del fatto che essa ha implicazioni molto più grandi, che riguardano l’aspetto regionale e provinciale, nonché i problemi interni al Consorzio Unico. Dunque, non dipende dal Comune di Cesa se la raccolta viene effettuata o meno o in che modo viene effettuata. E’ certo che il Comune provvede, in maniera tempestiva, a segnalare tutti i disservizi. Sarà anche doveroso avviare una riflessione, e su questo si può concordare, sul destino del Consorzio Rifiuti e capire se vi sono delle vie alternative a questo”.

Mentre sulla polemica riguardante i giovani impiegati nei progetti di Servizio Civile per la raccolta differenziata, il Pd puntualizza: “Gli stessi sono alla dirette dipendenze del responsabile dell’area Tributi e Ragioneria, che si interessa anche dell’ufficio Ambiente. Questi giovani da circa due mesi hanno iniziato la loro attività partendo dalle periferie della città. Dunque, bastava informarsi per sapere che i ragazzi del Servizio Civile stanno lavorando seriamente”.

Poi i democratici scendono in difesa dell’assessore Stefano Verde, bersaglio dell’Udc negli ultimi tempi: “E’ diventato oramai un giochetto attaccare l’assessore Verde. Un giochetto ridicolo perché riguarda un esponente della giunta che ha lavorato sodo e bene, portando avanti, nei settori di sua competenza, risultati soddisfacenti”.

Altro capitolo sui dipendenti: “Interessarsi, poi, – affermano dal coordinamento del Pd – di vicende che riguardano dipendenti e dirigenti appare anche poco delicato. Il segretario Mele vuole per forza di cose attribuire un risvolto politico ad una decisione, di natura personale, vale a dire le dimissioni di un dirigente del comune da tale incarico”.

Anche sull’appalto relativo ai lavori di via Matteotti il segretario dell’Udc, sostengono i democratici, “è poco informato”, poiché, spiega il coordinamento, “tale opera pubblica è stata finanziata dalla Regione Campania. E’ stato tale Ente a prevedere il pagamento ad opera ultimata, senza che il Comune potesse prevedere a modalità di pagamento diverse. Tant’è che la Stazione Unica Appaltante ha dovuto prendere atto di questa clausola e prevedere il bando in tal modo”.

Sullo spessore morale e politico dei componenti della maggioranza richiamato da Mele, il Pd si limita a richiamare una frase: “Vedete da che pulpito viene la predica”. “Vogliamo solo aggiungere – continuano dal coordinamento – che sullo spessore politico, anche in questo caso, lasciamo il giudizio finale agli elettori, ma per quanto riguarda l’aspetto morale dei singoli componenti dell’amministrazione comunale, non permettiamo a Mele di esprimere giudizi su persone rispettabilissime”.

Infine, un consiglio al segretario dell’Udc: “Se ci possiamo permettere – dicono dal Pd – vorremmo dare un consiglio a Mele: lasci perdere le ‘voci di popolo’ richiamate insistentemente nel suo intervento e su cui si baserebbero le sue affermazioni. Stando alle ‘voci di popolo’ si corre il rischio di dire delle cose inesatte. Ad esempio, se noi avessimo voluto dar credito alle ‘voci di popolo’ non avremmo dovuto prendere in considerazione il suo intervento, perché ‘si dice’ che lei non rappresenta all’interno dell’Udc nessuno tranne che sé stessa. Ma, come vede, non abbiamo tenuto conto di questa ‘voce maligna’ e consideriamo Mele comunque il segretario dell’Udc e quindi un interlocutore politico”.

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