MOSCA. Cresce l’allarme per la situazione sanitaria a Mosca, stretta nella morsa del fumo che si sprigiona dagli incendi delle regioni circostanti e di un caldo soffocante.
Monumenti simbolo come le torri del Cremlino risultano invisibili da breve distanza mentre il fumo acre che soffoca la città da giorni non dà tregua. Mosca è immersa da uno smog che non ha precedenti a memoria d’uomo e la responsabile per i diritti del consumatori ha confermato che nella capitale russa è aumentato il tasso di mortalità. Le persone più a rischio sono quelle con patologie cardio-vascolari e polmonari, ma anche i bambini. Chi può, se ne va, ma decine di voli hanno subito ritardi nelle ultime ore.
Gli incendi hanno provocato una crisi che non ha precedenti in Russia centrale e le autorità faticano a rispondere ai vari fronti di crisi. A rischio sono i principali siti strategici, tra cui il più grande impianto di ricerca nucleare, quello di Sarov; ma il Ministero della Difesa ha annunciato, secondo l’agenzia Interfax, che i pompieri sono riusciti a spegnere il rogo che lo minacciava.
L’aeroporto più colpito, quello di Domodedovo, a sud di Mosca, dove circa duemila passeggeri in partenza sono rimasti bloccati e solo alcuni aerei sono riusciti ad atterrare. “I passeggeri devono capire che i ritardi sono inevitabili”, ha detto Sergei Iswolsky, del comitato statale dell’aviazione, spiegando che i ritardi possono variare da 30 minuti a diverse ore.
E se gli abitanti di Mosca cercano di fuggire dalla capitale, le agenzie di viaggio segnalano il tutto esaurito per i pacchetti vacanze verso mete come l’Egitto, il Montenegro e la Turchia.