ROMA. Beppe Grillo,fondatore del “MoVimento 5 Stelle”, si presenterà alle elezioni politiche.
Il comicogenovese aveva sempre garantito di non aver intenzione di entrare in politica, ma le ultime vicende parlamentari gli hanno fatto cambiare idea. “Ci presenteremo alle elezioni – ha annunciato nel comunicato numero 34 del suo blog – che siano ora o nel 2013. E ci saremo anche alle elezioni comunali del 2011 che riguardano molti capoluoghi di provincia come Milano, Torino, Bologna e Genova”.
In stile con la linea “aperta” e centrata sul web seguita finora, la scelta dei candidati sarà fatta online attraverso il portale dagli iscritti. “Lo stiamo preparando”, ha precisato Grillo. Anche il motto è stato collaudato: “Loro non si arrenderanno mai, ma gli conviene? Noi neppure”.
La discesa in campo del movimento creato dal padre del “Vaffaday” è destinata a far discutere. Dal suo seguitissimo blog, Grillo si schiera a favore di un governo di transizione: “Andare ora alle elezioni è pura follia, chi le vuole – scrive – non ha chiare tre cose: la prima è che il Paese è in pre-default e non può permettersi un periodo di stallo elettorale di sei mesi senza saltare per aria; la seconda è che l’attuale legge elettorale è una presa per il c…o del cittadino, su cui tutti i partiti si guardano bene di intervenire: non consente il voto diretto al candidato e i parlamentari sarebbero eletti
ancora una volta dai capi partito, a loro totale discrezione. La terza – pronostica – è che Berlusconi vincerebbe di nuovo, grazie al controllo totale delle televisioni e all’evanescenza dell’opposizione del Pdmenoelle”.
“Nomi su nomi, raggruppamenti nuovi e vecchi. Interviste a degli ectoplasmi e a cadaveri estratti dai sarcofaghi, come Rutelli – scrive ancora sul web – mentre la miccia dell’economia è accesa, ma nessuno se ne cura. Le aziende fuggono all’estero dopo i cervelli. La disoccupazione aspetta il botto della fine della cassa integrazione dei prossimi mesi”. “E’ fuor di dubbio – aggiunge – che si stia andando a rotta di collo verso il precipizio, ci rimane da sapere quante ossa ci spaccheremo quando arriveremo al suolo”.