MESSINA. Due medici sospesi in via cautelativa e la risoluzione del contratto come assegnista per un terzo.
Sono i provvedimenti disciplinari annunciati dall’assessore alla Sanità della Regione siciliana, Massimo Russo, per la lite nella sala parto del policlinico di Messina mentre la trentenne Laura Salpietro stava partorendoil suo piccolo Antonio. Intanto, il ministro della salute Ferruccio Fazio ha chiesto scusa per quanto accaduto.
DUE MEDICI SOSPESI E UNO LICENZIATO.Uno dei due medici sospesi è il direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, professore Domenico Granese, per “omessa vigilanza”. Il medico è sospeso dall’incarico ma non dalla professione, e continuerà a lavorare in ospedale. È stato invece completamente sospeso dall’attività uno dei due medici che sarebbe stato protagonista della rissa: Vincenzo Benedetto. L’assessore Russo ha sottolineato che la sua posizione dovrà essere valutata anche perché “le buone ragioni che forse ha avuto non possono essere espresse con la violenza”. Questi due provvedimenti cautelari sono stati confermati dal direttore generale del policlinico Giuseppe Pecoraro. Il terzo medico per cui sono stati adottati provvedimenti è Antonio De Vivo che secondo l’assessore “era un assegnista che non può prestare assistenza pubblica ed era quindi un abusivo”. “Per lui – ha aggiunto Russo – il rettore mi ha annunciato che attuerà la risoluzione del contratto e sarà fuori dall’Ateneo”. L’assessore ha annunciato anche che chiederà “severità e inflessività ai presidenti degli Ordini dei medici di Messina e Reggio Calabria”. “Avvieremo un’azione civile – ha concluso Russo – per danni all’immagine”.
IL MINISTRO CHIEDE SCUSA. “Chiedo scusa alla signora e alla famiglia a nome dei medici e della Sanità per quello che è successo, e lo dico da medico”. Lo ha affermato il ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, dopo aver incontrato Laura Salpietro, la donna che ha partorito nel policlinico di Messina mentre due medici litigavano in sala parto. “La mia è stata una visita di solidarietà alla signora, al piccolo Antonio e a suo marito. – ha aggiunto Fazio – Ho trovato la signora bene. Ho cercato di darle parole di speranza e soprattutto ho cercato di ribadirle che le istituzioni sono vicine a lei e alla sua famiglia in questo momento”. “È difficile assistere ad una cosa del genere. Io non sono qui per fare indagini nè per stabilire dei nessi, che non so quanto siano importanti, queste cose non devono succedere”.”Se queste cose succedono accadono anche perchè avvengono in un humus e in un contesto particolare, – ha aggiunto il ministro – qui stiamo parlando di parti. La media Ocse accettabile di cesarei è di non oltre il 25%. In Italia siamo a una media del 38% ma in regioni come la Lombardia, la Toscana, il Veneto e l’Emilia Romagna, sono sotto il 30%, mentre nel 2009 la Sicilia era al 52% e la Campania oltre al 60%. Devo dire – ha sottolineato Fazio – che in Sicilia l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha emanato dei provvedimenti recenti per ridurre questo fenomeno. La proliferazione dei cesarei può essere anche dovuta a forme di non trasparenza”. “Io in questo mi associo all’opinione pubblica”, ha aggiunto il ministro, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se fosse anche lui “indignato come l’opinione pubblica”. Secondo Fazio occorrono “punizioni esemplari a chi si è reso partecipe e protagonista di questi episodi”.
PAURA PER DANNI CEREBRALI A NEONATO. Laura Salpietro non ha ancora potuto vedere il proprio figlio nato quattro giorni fa nella sala parto del policlinico di Messina, dove poco prima due medici avevano litigato tra loro. Lo ha reso noto la cognata della paziente, Cettina Molonia, sottolineando che sono in attesa di conoscere quali siano “i veri danni subiti dal bambino”. “Ieri è stata tolta l’intubazione e respira da solo – ha aggiunto – ma la situazione rimane molto critica perchè non sappiamo se ci sono stati danni cerebrali. La verità sul suo stato di salute si scoprirà tra un paio d’anni. Mia cognata il bambino non l’ha ancora visto, fisicamente sta meglio, ma emotivamente…”.
IL MARITO: “DA DOMANI LA VICENDA SARA’ DIMENTICATA”. “È una presa in giro all’italiana: da domani si spegnerà l’informazione su questo caso e la vicenda sparirà del tutto”. Lo ha detto Matteo Molonia, marito della puerpera Laura, dopo aver visto arrivare il ministro della salute Ferruccio Fazio all’ingresso del reparto di Ostretricia e Ginecologia del nosocomio. Molonia ha aggiunto che “è però importante che il ministro sia qui”. “Se è arrivato Fazio – ha concluso Molonia – vuol dire che è successo qualcosa di importante qui dentro, e che il problema non è soltanto il mio”.
SKYTG24 MOSTRA DEGRADO REPARTO. Intanto, SkyTg24 mostra lo stato di degrado, incuria e sporciziain cui versail reparto di Ostetricia e Ginecologia del policlinico di Messina.