ROMA. A54 anni della tragedia di Marcinelle (Belgio), dove morirono 262 minatori, tra cui 136 italiani, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invia un monito sul tema della sicurezza del lavoro.
“Gli indubbi progressi conseguiti a tale proposito nell’ultimo mezzo secolo non possono giustificare alcuna caduta di impegno di istituzioni e altri soggetti responsabili a fronte del ripresentarsi di problemi e pericoli non meno gravi del passato”, scrive il capo dello Stato, che continua: “La commemorazione della tragedia di Marcinelle, nella quale persero la vita duecentosessantadue lavoratori di dodici diverse nazionalità, tra cui centotrentasei italiani, rinnova l’angoscioso ricordo di una delle più drammatiche pagine della storia del lavoro nel nostro Paese, opportunamente eletta a giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
“La terribile vicenda del Bois du Cazier conserva attuale il suo alto valore di monito sul tema della sicurezza del lavoro. – avverteNapolitano – Gli indubbi progressi conseguiti a tale proposito nell’ultimo mezzo secolo non possono infatti gustificare alcuna caduta di impegno delle istituzioni e degli altri soggetti responsabili, a fronte del ripresentarsi, in condizioni nuove, di problemi e pericoli non meno gravi che nel passato”.
Per il presidente, “iI dramma di Marcinelle è anche un simbolo dell’epopea del continente europeo i cui popoli, prostrati dall’immane tragedia della seconda guerra mondiale, hanno saputo superare antiche divisioni e unire le proprie forze in nome di ideali comuni e della speranza di un futuro migliore per i propri figli. Quel futuro è tuttora in corso di realizzazione e il suo ulteriore compimento è nelle nostre mani”. “Per questo – conclude Napolitano – è necessario custodire e trasmettere alle nuove generazioni il senso e il valore del sacrificio di Marcinelle. In questo spirito invio a quanti, familiari delle vittime, autorità e cittadini, parteciperanno alle diverse cerimonie della giornata odierna il mio cordiale saluto”.