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MONDRAGONE. All’inizio del mese di settembre 2010 prenderanno, il via per il decimo anno consecutivo, le due campagne di scavo finanziate dal Comune di Mondragone.
Iniziate nel 2001 e proseguite senza interruzioni, le campagne di scavo, in regime di concessione da parte del Ministero dei Beni Culturali, interessano la Grotta preistorica di Roccia San Sebastiano e il Castello di Rocca Montis Dragonis.
Nel 2010, per la prima volta, entrambe le campagne di scavo, così comevoluto dall’Assessore al Museo Pasquale Sorvillo, hanno beneficiato di un sensibile incremento delle risorse messe a disposzione dall’Amministrazione. Questo consentirà, nel caso della Grotta preistorica, di poter predisporre anche un intervento a protezione del sito dalle acque piovane.
Per il Castello medievale l’incremento di risorse permetterà, invece, di poter aprire alla ricerca più punti del vasto villaggio medievale. Proprio per questa seconda campagna di scavo la Direzione Scientifica, in ragione delle aumentate risorse disponibili, ha avviato l’iscrizione di studenti di archeologia che siano interessati a partecipare alle attività di scavo. La Missione di Scavo garantisce il vitto e l’alloggio, rimanendo a carico dello studente partecipante le spese di trasferta. Gli interessati possono contattare il Museo Civico all’email museo.civico@mondragone.net o telefonare allo 0823-972066.
“Fin dall’affidamento di questa delicata delega all’assessore Pasquale Sorvillo –commenta il consigliere comunale dell’Udc Fabio Gallo – abbiamo dichiarato di voler non solo confermare le tante attività ed i progetti rimasti bloccati ma di incrementare e potenziare lericerche archeologiche. Siamo convinti che il rilancio dell’immagine di Mondragone passa attraverso il Museo. La recente donazione della collezione Spinosa è un segnale di come stia cambiamento la coscienza civica su questi temi. Mi auguro che all’appello della Direzione Scientifica possano rispondere numerosi studenti di archeologia. Il nostro intento è stato proprio quello di poter potenziare gli scavi e diampliare le aree di indagine e scavo. Gli strepitosi risultati conseguiti l’anno scorso, già esposti nelle sale museali, ci confortano in queste scelte”.