SESSA AURUNCA. Una giornata intensa e dal forte valore simbolico quella vissuta giovedì a Sessa Aurunca, dove, in ricordo di Alberto Varone, imprenditore ucciso dalla camorra, …
… è stata promossa uniniziativa cominciata con un incontro dibattito e conclusasi con la proiezione del film Fortapasc nella suggestiva cornice dellanfiteatro romano. A prendere parte allappuntamento, organizzato dalla cooperativa sociale Al di là dei sogni, da Libera, dal Comitato Don Diana, i ragazzi dei campi di lavoro e di studio che si stanno svolgendo sui beni confiscati ai clan.
Il vescovo di Sessa Antonio Napolitano, il magistrato Alessandro DAlessio, lo scrittore Raffaele Sardo, il sindaco Luciano Di Meo e il coordinatore provinciale di Libera Caserta Valerio Taglione hanno animato il dibattito svoltosi nella sala consiliare.
Il tema della camorra e della violenza criminale che miete vittime innocenti è stato affrontato partendo dalla storia di Alberto Varone, mobiliere sessano che per essersi opposto alle richieste della criminalità organizzata e per aver voluto andare avanti senza cedere allimposizione malavitosa,fu ucciso nei primi anni novanta nel territorio di Francolise. Un episodio di cronaca a lungo rimasto sepolto. Solo di recente la memoria di Varone è riemersa. Questo anche grazie al libro La Bestia di Sardo, nel quale si narra la storia del sessano dimenticato. A leggerla, in una surreale atmosfera intrisa di commozione, Giulia Casella.
A fare memoria sul territorio, è anche lazione concreta, forte e determinata di Simmaco Perillo che, con la cooperativa Al di là dei sogni, ha ridato vita al bene confiscato al clan Moccia in località Maiano. E proprio in questa realtà riconsegnata alla gente onesta che è stato ottenuto il primo prodotto di una terra libera. Dedicato anche questo alla memoria di Varone. Lo stesso Varone per il quale, nella piazza Mercato di Sessa, decine e decine di ragazzi, con addosso la t-shirt di Libera, hanno inneggiato slogan di solidarietà e vicinanza.
Un momento storico per il nostro territorio, – commenta Perillo – il sogno di una comunità che comincia ad unirsi e a fare rete contro il sopruso della camorra comincia lentamente a prendere forma. Impossibile smentirlo, dopo la bellissima serata trascorsa allanfiteatro romano, dove invece protagonista, dopo Varone, è diventato Giancarlo Siani, protagonista del film proiettato. Nel cuore della storia di Sessa, un indimenticabile segnale di svolta sociale.