AVERSA. Due mesi di attesa per essere sottoposti a visita specialistica possono non bastare. Se il sanitario non cè, nel giorno fissato, la visita salta per mancanza di un sostituto.
E questa lennesima conseguenza dei tagli imposti alla sanità dallex manager dellAsl Caserta, in cui ricadono sia la ex Ce1 che la ex Ce2, lazienda sanitaria di riferimento per Aversa e comuni limitrofi. Per far quadrare i conti e ridurre il deficit, con unapposita ordinanza, lex manager Gambacorta aveva disposto che non venissero sostituiti gli specialisti in caso di assenza, per qualsiasi motivo e durata. Una scelta che cozza contro la necessità di garantire assistenza allutenza per gli specialisti del poliambulatorio di via Di Giacomo che, richiedendo lanonimato, denunciano il problema proprio nel giorno in cui il nuovo manager dellazienda sanitaria unica casertana Ferdinando Romano fa il giro dei reparti dellospedale San Giuseppe Moscati.
La mancata sostituzione di specialisti assenti sostengono dal poliambulatorio crea grosse difficoltà allutenza, perché, dopo unattesa lunga, per alcune branche, come ad esempio lendocrinologia, lortopedia e la gastroenterologia, anche per più di quattro mesi è possibile non trovare il medico nel giorno fissato. Certo, continuano lappuntamento viene rinviato, ma per il paziente cè ancora da aspettare un tempo più o meno lungo che, talvolta, viene ridotto spalmando le prenotazioni su giorni già pieni. Ma osservano questo artificio, a parità di tempo di ambulatorio, costringe gli specialisti a visitare un numero di pazienti superiore a quello che dovrebbe, con conseguenze facilmente immaginabili. Naturalmente aggiungono cè la possibilità che il paziente decida di non aspettare la nuova prenotazione e scelga di rivolgersi ad un convenzionato esterno. In questo caso osservano gli specialisti la mancata sostituzione di medici assenti, pur creando comunque danno ai pazienti, crea anche danno economico allAsl perché se i medici dipendenti sono tenuti a prescrivere farmaci generici, per tenere bassa la spesa farmaceutica, non devono fare altrettanto gli specialisti convenzionati.
Così, se il paziente subisce il danno di una lunga attesa anche lazienda sanitaria subirebbe quello di dover pagare un costo più alto per la cura dovuta facendo venire meno la motivazione alla base del decreto dellex manager Gambacorta che vieta le sostituzioni. Un dato che, per gli specialisti del poliambulatorio, dovrebbe suggerire al neo commissario Romano di annullare la norma.