AVERSA. Nel parco Pozzi il verde non cè più, è scomparso. E quanto sostengono i frequentatori abituali del polmone verde della città.
La ragione va ricercata affermano nella grande quantità di ragazzini che utilizzano le aiuole come campo da gioco per i loro tornei di calcetto.Calpestandole il verde dicono viene distrutto e gli arbusti colpiti dalla palla vengono danneggiati, senza contare gli effetti che può avere una pallonata su chi passeggia nel parco.
Un problema denunciato alle autorità ma senza successo.Basterebbe dicono un servizio di sorveglianza o semplicemente la presenza dei vigili urbani per impedire che le aiuole vengano usate come campo da gioco. Del resto aggiungono se è vietato calpestarle figuriamoci se si può giocare a pallone, ma quando nessuno controlla si può fare di tutto. Se a questo aggiungiamo che ciò che resta del verde non viene irrigato è facile capire che il parco sta andando in rovina. Eppure concludono ne hanno annunciata la ristrutturazione. Infatti conferma Giovanni Tirozzi, consigliere comunale delegato alla cura del verde pubblico è già in fase di espletamento la gara per lacquisizione del progetto di ristrutturazione del parco che è tra le opere approvate dal programma triennale dellAmministrazione. Probabilmente aggiunge sarà un parco a tema che terrà conto delle esigenze dei cittadini.
Lintervento che costerà tre milioni di euro, assegnati ad Aversa nellambito del programma Europa Più, dovrebbe essere completato entro il prossimo triennio. Intanto, cè il problema della carenza dirrigazione che interessa tutte le aree verdi della città. Purtroppo riprende Tirozzi dipende dalla mancanza di manutenzione degli irrigatori automatici installati in molte aiuole. Alcuni continua non funzionano per usura naturale, altri perché danneggiati da aversani poco attenti alla cura della propria città, così andrebbe effettuato un intervento di riparazione o sostituzione, ma per questo capitolo non sono stati previsti fondi in bilancio. Dovremmo recuperali dice dagli oneri di urbanizzazione. Di conseguenza possiamo disporne in maniera discontinua e non prevedibile nellentità. Cosa che impedisce di effettuare una seria programmazione. Quanto alla vigilanza chiesta per il parco Pozzi, considerando che nel parco cè una struttura utilizzata tempo fa quale presidio di polizia municipale, bisognerebbe osserva Tirozzi valutare la possibilità di riattivarlo. Ma lipotesi dovrebbe essere presa in considerazione dallassessore competente Gino Della Valle.
Per quanto riguarda il mio settore, anche al fine di superare le difficoltà imposte dalle restrizioni economiche, ho avviato conclude- un progetto che punta a coinvolgere la guardia forestale nella cura del verde, partendo da quello del parco. Se andrà in porto il verde potrà rifiorire.