AVERSA. Protestano medici, paramedici e funzionari del poliambulatorio di via Di Giacomo.
Lattivazione della cosiddetta isola ecologica, ancora in fase di realizzazione, in via Perugia, a pochissimi metri dalla struttura che eroga prestazioni mediche di carattere specialistico, sta creando problemi di vivibilità e di salute sia al personale sia allutenza.
La ragione è legata al dato di fatto, verificato direttamente dagli operatori sanitari, che lisola ufficialmente destinata ad ospitare vetro, carta, plastica, lattine, insieme agli uffici della nuova società gestrice del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, si è trasformata in una stazione di scarico e carico dei rifiuti prelevati in città, travasati dai piccoli autoveicoli addetti al prelievo a quelli più grandi destinati a trasportarli in discarica.
Unoperazione che, come verificato e video-documentato dal personale del poliambulatorio, verrebbe effettuata decine di volte nel corso della mattinata con conseguente, normale per il tipo di manovra, dispersione dei rifiuti che cadono nel travaso e fuoriescono dai contenitori.
Centinaia di tonnellate di spazzatura che viene trasportata, depositata, sia pure temporaneamente, e travasata da un mezzo allaltro in unarea posta a pochi metri da due strutture sanitarie, perché oltre al poliambulatorio accanto allisola cè il consultorio materno infantile dove affluiscono, tra gli altri, bambini per vaccinazioni e controlli pediatrici e mamme in attesa.
Una realtà inaccettabile per la salute, una bomba ecologica che va disinnescata subito che violerebbe ogni regola sanitaria, sostengono gli operatori del poliambulatorio in una nota trasmessa alla direzione dellazienda e alle autorità istituzionali competenti.
Si segnala alle autorità preposte scrivono che lo spazio attiguo al poliambulatorio, con i lavori di riadattamento ancora in corso, gli scavi ancora aperti e movimento di terreno polverosi e fragorosi ancora in atto, è stato adibito a deposito e parcheggio superaffollato di mezzi utilizzati per la raccolta di rifiuti, mezzi maleodoranti e non sottoposti ad alcun trattamento di pulizia. Condizione che causerebbe sostengono disagio ambientale per operatori ed utenti per la puzza eccessiva che raggiunge uffici ed ambulatori e rischi concreti per la salute, prodotti dallirrespirabilità dellaria, causa di crisi allergico-asmatiche, di danni polmonari, e dalla cresciuta presenza di insetti, richiamati dai rifiuti presenti nellisola. Negli ultimi tempi segnala in proposito la nota tutti gli operatori della struttura sono stati colpiti fastidiosamente da entodermatosi ingravescenti per linfestazione, in crescita esponenziale, da parte di zanzare e altri insetti entomofagi.
Per i sanitari probabilmente questo non sarebbe accaduto se lisola fosse stata utilizzata esclusivamente per la raccolta differenziata di vetro, carta, plastica e lattine. Per questo invitano Le autorità preposte a verificare se lutilizzo attuale dellarea sia conforme a quanto progettato, se così non fosse, a modificare lattuale destinazione duso dello spazio, in quanto la situazione è incompatibile con le attività sanitarie che si svolgono nel poliambulatorio.